Fortini · Lettera n. 875
- Mittente
- Fortini, Franco
- Destinatario
- Einaudi, Giulio
- Data
- 18 gennaio 1978
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- [Torino]
- Lingua
- italiano, francese
- Incipit
- Caro Giulio, ti scrivo per ringraziarti della ospitalità di jeri, fissare alcune opinioni conclusive,...
- Explicit
- Per l'idea di raccogliere-sollecitare giovani forze poetiche per un programma di traduzioni, ho già alcune idee che ti manderò. Grazie dal | tuo Franco Fortini
- Regesto
-
Scopo della presente lettera è ringraziare dell'ospitalità del giorno prima, fissare opinioni conclusive e allegare elenco compiti einaudiani sotto i quali Fortini "geme", in attesa del successivo incontro di mercoledì 7 febbraio.
Anche secondo Fortini la redazione dovrebbe organizzare meglio i mercoledì. I mss dovrebbero essere portati in riunione solo dopo due letture convergenti o tre conflittuali. Infatti, si dice in giro che Einaudi non legge, o che ritarda spropositamente, e si consideri che Fortini, in nove mesi di consulenza, ha letto un solo ms di prosa narrativa (Celati) e uno di critica letteraria (Siti).
Fortini riassume le principali idee emerse nel corso della giornata circa il rapporto tra editoria in generale, quella Einaudi in particolare, e produzione letteraria soprattutto italiana.
Einaudi indica e in parte controlla un orizzonte di tendenze e attese proprie del pubblico consumatore di letteratura, ma tale orizzonte non coincide più con quello riferito alle proposte italiane o straniere concretamente offerte dalle collane einaudiane. Occorrono strumenti promozionali che contrastino il già segnalato scadimento della proposta di Einaudi in campo letterario, e che assicurino il nesso tra immagine editoriale e pubblicazioni che confermino tale immagine. Ciò vale tanto più in quanto la selettività tende a crescere, a giudicare dai diagrammi magri dell'edito e da quelli straricchi del "già in casa".
Tale esigenza è sempre esistita, e la casa editrice l'ha affrontata: 1) con i «vicari imperiali» Pavese, Vittorini e Calvino, che in fase premoderna facevano da mediatori presso una società letteraria di autori e lettori oggi non più esistente; 2) assumendo come forza mediante e traente un complesso di iniziative cultural-democratiche riferibili a un'area politica, e comunque presessantottesche; 3) con i tradizionali strumenti pubblicitari, il periodico «Libri Nuovi», la rivista «Strumenti critici», la serie verde della «Ricerca Letteraria», le iniziative dirette ai giovani e alle scuole.
Questi ultimi mezzi dimostrano oggi una crescente dispersione del tiro, e l'Encicl.[opedia] e in genere le "Grandi Opere" accrescono invece di diminuire il gap tra novità letterarie e "resto". Ormai non si può contare né su normali traenti letterari né su un'area di consenso politico che non sia anche di concorrenti o nemici. Le Grandi Opere stanno modificando la fisionomia del Lettore-Einaudi, perciò urgono nuovi identikit.
A parte le intolleranze e le idiosincrasie, a Fortini pare sussista un accordo di fondo tra i collaboratori e i consulenti nell'identificare due livelli di “letteratura” da considerare. Il primo tiene presente, oltre alla letteratura italiana, anche e soprattutto quelle straniere, accentua la necessità di una selezione qualitativa, supera le partizioni tradizionali, include la saggistica di qualità. Il secondo pone l'accento sulla produzione in erba, sulla sperimentazione, sul teatro. Il primo livello mira alla mezz'età e alla fascia alta; il secondo all'età giovanile e alla fascia media. Calvino, Rugafiori, Roscioni, probabilmente Magris e in parte Cases (e quasi del tutto Fortini) sono più sensibili alla prima fascia; i più giovani e parte degli anglisti alla seconda.
Ad esempio, i discorsi su un «Menabò» poetico partono da una pressione "giovanilistica". Fortini stesso l'ha promossa a Rhêmes, ma poi ci ha ripensato: si rischia di fondare un «fastidiosissimo e pericoloso allevamento di pulci liriche» [cfr. Guido Davico Bonino a Fortini, 12 giugno 1974, n. 812]. Piuttosto, sarebbe il caso di applicare il criterio di “3 in 1” o di “4 in 1” (già dei Penguin, dei tedeschi e di Guanda) a un paio di volumetti della “Collezione di poesia”, che è troppo poco viva (avrebbe bisogno di selezione, ristampe dove occorre, assemblages e rilancio). Uno o due volumetti annui, sulle 200 pagine, brevemente introdotti, possono presentare da 3 a 8 piccoli canzonieri nuovi ogni anno («con estratti, per narcisismi insaziati»), per attrarre un popolo nascente che diffama Einaudi come casa vegliarda e nemica del progresso. [cfr. Fortini a Giulio Einaudi, 23 dicembre 1979, n. 916].
Per Fortini il rapporto mancante tra le novità letterarie Einaudi e l'aria paraletteraria o infraletteraria tradizionalmente dominante nella casa editrice (sempre più lontana dal “letterario” vivente) può essere ristabilito attraverso una pubblicazione-annuario (o eventualmente semestrale), per metà dedicata ad anticipazioni di letteratura e critica contemporanea italiana e straniera; per metà a rassegne di singole letterature, recensioni tous azimuths, bibliografie, informazioni editoriali e universitarie internazionali. Redazione di una decina di persone (Einaudi almeno per metà), funzionale, serio, non stravagante né avanguardistico, non «neo-Menabò», non «Strumenti critici-bis». Se tendenza dev'esserci, corrisponda a un'area che possa snobbare quella dell'«arraffa-arraffa» del PSI attuale e recuperare il poco che resta dell'intelligenza già marxista. L'annuario potrebbe intitolarsi «Altrimenti. Annali di letteratura internazionale» [cfr. Fortini a Giulio Einaudi, 11 febbraio 1979, n. 898].
Sollecitato da quanto Strada diceva sullo sfondo (invisibile dall'Italia) della letteratura sovietica, Fortini propone una “Pbe” collettiva di informazione sulle strutture sociologiche della comunicazione letteraria presente, editoria compresa, nei paesi delle maggiori lingue di cultura: Mascolo o allievi di Escarpit, Enzensberger, Williams, Strada.
Quanto alla raccolta di giovani forze poetiche per un programma di traduzioni, Fortini farà avere a Einaudi alcune idee.
Obblighi einaudiani di Fortini:
1) compilazione della difficilissima voce Letteratura per l'Enc.[iclopedia], consegna entro febbraio [cfr. Fortini a Agnese Incisa, 5 maggio 1978, n. 878; Fortini a Agnese Incisa, 17 agosto 1978, n. 882; Fortini a Ruggiero Romano, 29 dicembre 1978, n. 891]
2) Fortini teme che l'impegno per la voce Uomo si rivelerà solo teorico [cfr. Fortini a Ruggiero Romano, 4 ottobre 1975, n. 832; Giulio Einaudi Editore a Fortini, 22 ottobre 1975, AFF]
3) R.[uggiero] Romano aveva impegnato Fortini anche per un contributo al 2° volume degli Annali sul tema Cultura e potere, ma gli pare impossibile [cfr. Einaudi a Fortini, 7 luglio 1975, n. 826]
4) Fortini ha iniziato, e deve assolutamente portare avanti, il lungo saggio introduttivo per le Opere di G.[iacomo] Noventa [cfr. Fortini a Guido Davico Bonino, 25 maggio 1976, n. 851]
5) Fortini ha firmato il contratto, insieme a G.[iacomo] Magrini, per lo «Straordinario e complesso lavoro» al Baudelaire [cfr. Giulio Einaudi a Fortini, 24 luglio 1963, n. 633; Agnese Incisa a Fortini, 30 ottobre 1978, n. 886; Fortini a Agnese Incisa, 17 agosto 1978, n. 882; Fortini a Carlo Carena, 17 novembre 1979, n. 914; Fortini a Gabriele Mucchi, 7 febbraio 1980, n. 923; Fortini a Carlo Carena, 2 luglio 1980, n. 940; Fortini a Carlo Carena, 4 novembre 1981, n. 983;
- Testimoni
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 887-889
Originale, dattiloscritto e manoscritto.Fogli sciolti, mm 280 | 270 | 249 x 215 | 215 | 215, 2.Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni.
Note: Svariati interventi (correzioni, sottolineature, piccole aggiunte e note) aut.
Fotocopia in AE ff. num. arch. 885-887, mm 295 x 210.
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 887-889
Testo non disponibile.
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 27 maggio 2020
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/875