Fortini · Lettera n. 908
- Mittente
- Fortini, Franco
- Destinatario
- Einaudi, Giulio
- Data
- 1 agosto 1979
- Luogo di partenza
- Ameglia
- Luogo di arrivo
- [Torino]
- Note alla data
- La lettera fu spedita non prima dell'11 settembre, come si deduce dall'aggiunta aut. «Neanche oggi (11 settembre)». Dalla missiva di Fortini a Einaudi dell'11 settembre 1979 (n. 911) si apprende che la lettera qui schedata rappresenta una copia di un'originaria lettera datata 1° agosto 1979, spedita ma non giunta a destinazione.
- Lingua
- italiano, francese, inglese
- Incipit
- Caro Giulio, ti debbo qualche appunto, un mese dopo Rhèmes. Il pomeriggio di giovedì e venerdì non c'ero.
- Explicit
- (c) Conclusione di (a) + (b): la formula Rhèmes non funziona più | tuo affez[ionato] Franco Fortini
- Regesto
-
Qualche appunto, un mese dopo Rhêmes (Fortini è stato presente nei primi tre giorni, ma non giovedì pomeriggio e venerdì). Rispetto al 1978, ha notato la presenza di quattro elementi conflittuali.
1) silenzio su “Grandi Opere” ed Enciclopedia, che pure era presente e modificava le orbite dei discorsi («Il n'est pas nommé mais sa présence est parmi nous», dice St. John Perse, parlando del sole).
2) preoccupazioni aziendali, che si sono espresse in una serie di "tagli", secondo Fortini ancora insufficienti e non abbastanza radicali e strategici. Tali considerazioni sul catalogo, non avendo potuto trovare espressione a Rhêmes (anche a causa delle troppe presenze), hanno implicitamente condizionato le sedute.
3) preoccupazioni politiche generali (in seguito al fatto che dopo le ultime elezioni il Pci non ha chiarito nulla), coinvolgenti una metà dei partecipanti, di fronte al menefreghismo dell'altra metà.
4) la solidificazione e l'impoverimento, della tematica degli “increduli” o “libertini” o “liquidatori” o “folli di dio”: corporazione ghiotta di “profitti di contingenza”, ossia “liquame-da-reflusso”. Sono Rugafiori, Calvino, Agamben, C.[arlo] Ginzburg, Roscioni. Di questo decadimento è stato prova il progetto Rugafiori, che ha mostrato, tanto quanto i miseri necrologi di Marcuse, che il "momento magico" dei liquidatori (quando sembravano invincibili) è passato.
I punti 1 e 2 sono uno solo e non si può andare avanti bene senza chiarirli. Quanto al punto 3, così importante per il punto 2, non può essere sottovalutato (si tenga presente la recente sortita di A.[sor] Rosa), e saebbe bene che tra i "non-liquidatori" si definisse una linea di decoro intellettuale, la cui assenza pare aver dato il via libera alla protervia dei "liquidatori". Il punto 4 indica un polo di sana dialettica interna. La sua nocività non è nella sfera ideologico-culturale cui si riferisce, ma nella sua passione per rispettabilissime muffe letterarie, soprattutto ma non solo francese. Amano tutti il «faisandé».
Constatazioni:
Enciclopedia. Il giovedì, dopo il fallimento dell'ultima proposta, non si sono parlati. La contoproposta Romano-Papagno non serve a nulla e pare non si voglia fare niente, anche se Fortini aveva fatto delle proposte promozionali [cfr Fortini a Giulio Einaudi, circa giugno 1979, AFF].
«Annuario». Nei due giorni antecedenti Rhêmes, Berardinelli ha demolito, e non del tutto a torto, l'iniziale e un po' faraonico progetto di Fortini [cfr. Fortini a Giulio Einaudi, 11 febbraio 1979, n. 898], e ha delineato l'ipotesi di una vera rivista, con la lucidità intellettuale che lo caratterizza, allontanandosi del tutto dallo strumento semi-promozionale pensato da Fortini. Fortini, che stima molto Berardinelli, attende con interesse un suo scritto sugli Anni Settanta ideologico-letterari, e apprezza il suo progetto di «un intelligente anti-Strumenti Critici», si sente tuttavia incompatibile con lui. In definitiva nessun progresso è stato fatto per lo sviluppo di un «house-organ» per rilanciare e ringiovanire l'immagine della casa editrice. Fortini ipotizza anche, al posto dell'«Annuario» letterario-critico, una guida annua con itinerari enciclopedici nella poduzione intellettuale-scientifico-artistica mondiale (trends universitari, ricerche, ecc.). Un De Agostini cultural-editoriale a larga diffusione, destinato a un pubblico sotto i quaranta non necessariamente universitario.
Fortini è preoccupato perché avverte quotidiane perdite di colpi. Due giorni prima, ha saputo che l'acuto borsista a lui associato per il Baudelaire ha deciso di affidare i propri saggi a Garzanti; il giorno prima, ha letto sul «Corriere della Sera» che Berardinelli è tra i compilatori di un nuovo sottocatalogo Feltrinelli; e poi il feltrinelliano Fofi haparlato a lungo di T.[ommaso] Landolfi e di A.[rno] Holz sul «Manifesto», dove Fortini, per colpa di veneratori di icone come Pintor, non può più scrivere. Letteralmente, non gli è rimasto un buco dove scrivere (fuorché riviste che escono una volta l'anno): che lo sappia Asor Rosa.
La mancanza di una politica verso i giovani è ormai cronica nell'Einaudi [cfr. Guido Davico Bonino a Fortin, 12 giugno 1974, n. 812; Fortini a Giulio Einaudi, 18 gennaio 1978, n. 875]. Negli anni precedenti si è oscillato, schizofrenicamente, tra avanguardismi da vertigine e narrativa «de tout repos». Occorrerebbe un'alternativa per evitare di correre dietro alle mode poetiche, ma sembra che un clima da «nunte-n'incaricà» e da «cchi-te-lo-fa'-ffà» dissuada dal cercare soluzioni.
Ultimi punti:
a) promuovere consulti ristretti informali e meta-editoriali per prognosi delle prospettive della cultura-ricerca, anche politica. L'idea di Einaudi dei due giorni dedicati agli spec.[ialisti] ital.[iani] + stranieri va estesa dalla letteratura ad alcuni temi fondamentali, come la riforma scol.[astica] e univ.[ersitaria; cfr. Fortini a Einaudi, 11 settembre 1979, n. 911], l'editoria e i mezzi di inform.[azione], la ricerca scient.[ifica], l'uso della letteratura, ecc.
b) nuova verifica dei programmi.
c) conclusione di a) + b): la formula di Rhêmes non funziona più.
- Testimoni
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 930-931
Originale, dattiloscritto.Fogli sciolti, mm 274 | 282 x 210 | 210, 2.Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni.
Note: Numerose sottolineature e piccoli interventi aut. a penna rossa, tra cui l'aggiunta su mg «Neanche oggi (11 settembre)» in corrispondenza di: «il PCI non aveva (non ha) chiarito nulla» nel ds.
Le 7 righe finali della lettera sono dss lungo il mg sx del secondo f.
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 930-931
Testo non disponibile.
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 25 maggio 2020
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/908