Fortini · Lettera n. 468
- Mittente
- Fortini, Franco
- Destinatario
- Einaudi, Giulio
- Data
- 15 marzo 1960
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- [Torino]
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Caro Giulio, come potrai leggere nella memoria che allego, l'intervento di Lucentini non ha suscitato in me soltanto 'stupore'.
- Explicit
- ...non credessi dovere, in nome di quella stessa cortesia che chiedo agli altri, una risposta alla tua ultima lettera. Tuo | Franco Fortini
- Regesto
-
Come Einaudi può apprendere dalla memoria allegata, l'intervento di Lucentini non ha suscitato soltanto lo stupore di Fortini. Lo ha seccato per la velocità con cui è stato modificato il programma senza consultarlo; e lo ha irritato, perché a sua insaputa gli è stato affiancato un collaboratore permanente, si è messo a disposizione di quest'ultimo un elenco che Fortini credeva destinato ad altro uso che non fossero esercitazioni didattiche, e infine gli si è fatta impartire «bella lezioncina di 'serietà' bibliografica» [cfr. Lucentini a Fortini, 2 marzo 1960, n. 465].
Ma più grave è il fatto che Einaudi abbia dichiarato che tali metodi sono propri dell'editore e che non intende cambiarli [cfr. Giulio Einaudi a Fortini, 10 marzo 1960, n. 466]. Fortini non contesta il diritto e il dovere della casa editrice di indicare metodi di lavoro, ma l'assenza, accanto a quelli, di formalità strettamente legate alla valutazione delle capacità professionali. Fortini si è sentito «l'ultimo degli sciocchi» non per l'intervento di Lucentini, ma per il modo di quell'intervento.
Forse Einaudi non è stato sufficientemente informato da Foà delle reazioni di Fortini, il 4 marzo, alla lettera e alla relazione di Lucentini; e, l'11 marzo, alla lettera di Einaudi. In caso contrario, Fortini deduce di essere a tal punto fungibile per la casa editrice che le sue suscettibilità (legittime o meno) non meritano considerazione. Eppure, continua a credere impossibile da parte di Einaudi un simile comportamento; altrimenti avrebbe già interrotto ogni collaborazione con lui. - Note
La «memoria» di Fortini sul suo lavoro come curatore di collana è dattiloscritta (con correzioni e firma aut.) su recto di 5 carte (rispettivamente di mm 270x210, 275x210, 255x210, 253x210, 278x210) in AE, ff. num. arch. 480-484.
- Testimoni
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 479
Originale, dattiloscritto.Fogli sciolti, mm 280 x 220, 1.Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni.
Note: Carta intestata «Fortini, v. Novegno, 1. Milano. 410417».
Sotto il testo della lettera, «riservato | (superata dalla telefonata)» a pastello rosso. -
Siena, Centro Studi Franco Fortini, Franco Fortini, Corrispondenza, scatola XXVI, cartella 69, Franco Fortini a Giulio Einaudi, lettera n. 6
Copia, dattiloscritto.Fogli sciolti, 1.
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 479
Testo non disponibile.
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 17 marzo 2020
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/468