Fortini · Lettera n. 36
- Mittente
- Pavese, Cesare (?)
- Destinatario
- Fortini, Franco
- Data
- 15 settembre 1947
- Luogo di partenza
- Torino
- Luogo di arrivo
- Ivrea
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Caro Fortini, come ti ho già scritto una volta, dei due libretti di Gide (Ciad e Congo) non sappiamo niente qui a Torino né li abbiamo mai visti.
- Explicit
- Ma quand'è che riprendi a scrivere i saggi-sassata sulla letteratura italiana? | Ciao
- Regesto
-
[Pavese] ribadisce [cfr. Pavese a Fortini, n. 30] che i libretti di Gide (Ciad e Congo) sono acquisti di Vittorini, e a Torino non ne sanno nulla. Indicativamente potrebbero offrirgli 30 mila Lire l'uno. Natalia [Ginzburg] ha passato la traduzione da Éluard all'Ufficio Tecnico, e la pubblicazione dipende ora dalla tipografia e dalla politica cartaria del «Padrone».
Accluso contratto per Giovanni e le mani, dettato da Einaudi. Fortini potrebbe urtare la «gelosia» di Einaudi interferendo con la sua libertà decisionale in merito alla veste tipografica e al servizio stampa. [Pavese] chiede a Fortini quando riprenderà a scrivere i «saggi sassata» sulla letteratura italiana. - Note
Lettera siglata P/aj
- Testimoni
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 31
Copia, dattiloscritto.Fogli sciolti, mm 280 x 220, 1.Indirizzo presente.
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 31
- Edizioni
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- Pavese 1966a, 166
- Bibliografia
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- Mangoni 1999 = Luisa Mangoni, Pensare i libri. La casa editrice Einaudi dagli anni Trenta agli anni Sessanta, Torino, Bollati Boringhieri, 1999 (Nuova cultura, 70), 376
Caro Fortini,
come ti ho già scritto una volta, dei due libretti di Gide (Ciad e Congo) non sappiamo niente qui a Torino né li abbiamo mai visti. Furono un consiglio e un acquisto di Vittorini. Così a occhio e croce mi pare che ti si potrebbe offrire 30.000 lire caduno.
L'Eluard l'ha passato Natalia all'Ufficio Tecnico giorni fa. Adesso dipende non più da noi ma dalle tipografie e dalla politica cartaria del Padrone.
La segreteria ti acclude il contratto per Giovanni, da rimandarci firmato. L'ha dettato personalmente Einaudi e non c'è stata discussione in merito.
Per quanto dici sulla veste tipografica e sul servizio-stampa, credo che urterai nella gelosia di Einaudi che in questi due campi vuole muoversi con la massima libertà.
Ecco tutto. Sono lieto che tu abbia trovato un lavoro che non deve essere spiacevole se ormai viene tradizionalmente affidato a poeti. Ma quand'è che riprendi a scrivere i saggi-sassata sulla letteratura italiana?
Ciao
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 17 maggio 2020
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/36