Fortini · Lettera n. 83
- Mittente
- Fortini, Franco
- Destinatario
- Vittorini, Elio
- Data
- [25 maggio 1948]
- Luogo di partenza
- [Ivrea]
- Luogo di arrivo
- [Milano]
- Note alla data
- La lettera riporta solo giorno e mese, ma sulla base dei contenuti (appoggio di Adriano Olivetti per una pubblicazione periodica letteraria dopo la chiusura del «Politecnico»; richiesta di spedire Agonìa di Natale al premio Saint Vincent – cfr. Natalia Ginzburg a Fortini, 8 giugno 1948, n. 85 – ecc.) è attribuibile al 1948.
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Caro Elio, credevo saresti venuto, poi non ho più saputo nulla.
- Explicit
- E tanti auguri per la casa, tuo affezionato | Franco
- Regesto
-
Fortini lavora alle traduzioni francesi e ricomincerà a mandare materiale a Lachenal. Ha in cantiere un volumetto di versi, che dovrebbe finire entro l'anno, e un libro di «discorso teorico di estetica e saggi».
Dato che Vittorini non recensirà Agonia (che ha già avuto varia e buona stampa), Fortini propone di mandarlo al premio Saint Vincent; e, dato che «Il Politecnico» è cessato, chiede di mandare Vergogna della poesia alla «Rassegna». Non ha saputo più nulla dei “quaderni Einaudi”.
Vittorini non gli ha più scritto, né è più andato a trovarlo. Il suo è un «nobile e feroce egoismo di … creatore» (peccato che i libri non tengano compagnia in vecchiaia). Vittorio Foa, «cervello politico», si sta organizzando con Balbo e altri per un settimanale torinese «operaio-sindacale-culturale» e vorrebbe che Fortini lo facesse con loro. L'idea gli piace, ma non sa se partecipare a un'iniziativa politica in mancanza di amici come Vittorini. Adriano Olivetti sarebbe disposto ad aiutarli per una piccola pubblicazione periodica letteraria, e anche Steiner collaborerebbe. Se chi ha fatto «Il Politecnico» non si mostra coerente con le premesse della rivista, si potrà dire che è stato solo uno sbalzo d'umore di Vittorini e pochi altri, che avrebbero approfittato delle situazioni drammatiche tra '43 e '47 per le loro «baruffe chiozzotte» di letterati, pronti a volersi ancora bene nel nome della «Santa Verità Della Letteratura».
- Testimoni
-
-
Milano, Centro Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale, Elio Vittorini, Corrispondenza ricevuta, Franco Fortini, lettera n. 2
Originale, riproduzione in fotocopia, dattiloscritto.Fogli sciolti, mm 297 x 210, 1.Lettera firmata, firma autografa, correzioni.Elementi non verbali: Piccolo teschio abbozzato su mg in corrispondenza della parola aut. «vecchiaia»..
-
Siena, Centro Studi Franco Fortini, Franco Fortini, Corrispondenza, scatola XVI, cartella 84r Franco Fortini a Elio Vittorini (arch. Urbinate), lettera n. 1
Originale, riproduzione in fotocopia, dattiloscritto.Fogli sciolti, 1.Lettera firmata, firma autografa, correzioni.Elementi non verbali: Piccolo teschio abbozzato su mg in corrispondenza della parola aut. «vecchiaia»..
-
Milano, Centro Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale, Elio Vittorini, Corrispondenza ricevuta, Franco Fortini, lettera n. 2
- Edizioni
-
- Vittorini, Fortini 2000, 221-222
Caro Elio, credevo saresti venuto, poi non ho saputo più nulla. In breve: di tanto in tanto fo qualcosa per le traduzioni francesi: prossimamente ricomincerò a mandar roba a Lachenal (speriamo paghino, poi) , continuo a scrivere diverse cose. Vittorio Foa che è un cervello politico sta combinando a Torino con Balbo ecc. per un settimanale operaio-sindacale-culturale, molto bene fatto e vorrebbe lo facessi con lui, distaccandomi la Olivetti a Torino. La cosa mi piace ma non son troppo persuaso del mio posto in una iniziativa politica senza il fiancheggiamento di amici come te. Adriano Olivetti al quale avevo indicato la possibilità di una piccola pubblicazione periodica letteraria, mi ha fatto comprendere che sarebbe disposto ad aiutarci. Ma vorrei sapere che cosa ne pensi. Ho parlato con Steiner, che farà qualcosa per noi. Perché non vieni qui? O almeno, perché non mi scrivi di quel che fai? Ho sempre pensato che sei di un nobile e feroce egoismo di … creatore, come di usa dire; ma io penso che spesso i libri scritti e da scrivere non tengono troppa compagnia, in vecchiaia. Mi dicono che c’è un premio Saint Vincent con Ungaretti, te, la Ginzburg, Ulisse e altri. Per un libro del ’38. Visto che potrò aspettare fino alla morte un tuo scritto su l’Agonìa (ho avuto una varia e abbastanza buona stampa) pensi che debba chiedere a Einaudi di mandare il libretto? O puoi farlo tu stesso? Come mai non so più nulla dei quaderni Einaudi? Visto che l’ultimo del POLI non esce, potresti girare "Vergogna della Poesia" alla Rassegna? – Insomma, sto preparando un altro volumetto di versi e penso sia pronto per la fine dell’anno; e un libro di discorso teorico di estetica e saggi. – Possibile che non si possa far più nulla? Steiner mi diceva bene delle riunioni degli intellettuali di partito. Tu non c’eri. E ora ti dico: "Bada, che se il modo di essere e di scrivere, ma soprattutto di essere, tuo e dei nostri due o tre amici e mio, già del "Poli", non sarà coerente, in qualche modo, alle premesse della rivista e dei nostri libri, si potrà dire che il POLI eccetera fu uno sbalzo d’umore del letterato Vittorini, amante di situazioni drammatiche fra il ‘43 e il ‘47 e di alcuni ragazzi amanti di situazioni drammatiche, baruffe chiozzotte di letterati in abbraccio finale e vogliamoci bene, rossi e neri, nella Santa Verità Della Letteratura". Tante cose affettuose a Ginetta, anche da parte di Ruth che la ricorda sempre. E tanti auguri per la causa, tuo affezionato
Franco
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 20 maggio 2020
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/83