Fortini · Lettera n. 779

Oltre alle bozze, Fortini dovrebbe aver mandato a Ponchiroli anche un foglio con una specie di risvolto, e un brano di Cecchi. Entro settembre gli manderà il resto, compresa l'introduzione di Raboni e una nota molto bella di Pampaloni sul «Ponte» [cfr. Fortini a Ponchiroli, 28 giugno 1972, n. 775; Ponchiroli a Fortini, 10 luglio 1972, n. 778].
Sul titolo anche Fortini ha perplessità: il primo [Agonia di Natale] puzza; il secondo [Giovanni e le mani] è un po' pretenzioso, e sembra di barare.
In agosto, dopo 17 anni, Fortini torna in Cina [cfr. Fortini a Vittorio Sereni, prima del 4 agosto 1972, n. 780]. Dirà «Retouches à mon retour de URSS» con Gide, anche se agli einaudiani piace di più Parise.

• Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 808
  Originale, manoscritto autografo.
  Fogli sciolti, mm 220 x 162, 1.
  Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura.

  Note: Carta intestata «UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA | FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA | ISTITUTO DI FILOLOGIA MODERNA».

• Cecchi, Emilio
• Gide, André
• Pampaloni, Geno
• Parise, Goffredo
• Raboni, Giovanni