Ariosto · Lettera n. 16
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Loredan, Lorenzo di Leonardo
- Data
- 25 ottobre 1515
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Venezia
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Supplico alla Sublimità Vostra io, divoto et affectionatissimo servo suo Ludovico Ariosto
- Explicit
- e l'altra mità e libri stamati o venduti a mi Ludovico prenominato servitore di quella
- Regesto
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1 Avendo composto un’opera in cui si tratta di cose piacevoli come le armi e l’amore, Ariosto vuole farla stampare dove gli parrà meglio. 2 Temendo che qualcun altro possa allestire altre stampe, concorrenti con quella approvata dall’autore, e che possa trarre i proventi delle sue fatiche, chiede i privilegi di stampa al doge di Venezia: vuole che nessuno stampi la sua opera, in nessun formato, e desidera che venga imposta una multa di mille ducati per chiunque provi a farlo.
- Testimoni
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Venezia, Archivio di Stato di Venezia, Collegio Notatorio, reg. 18, 24r
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.Lettera firmata, notazioni di segreteria.
Note: Il documento contiene anche l'esito positivo della votazione e la firma dei Consiliarii. Antonio Cappelli pubblica la lettera secondo una copia fornita da Giuseppe Antonelli, bibliotecario ferrarese.
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Venezia, Archivio di Stato di Venezia, Collegio Notatorio, reg. 18, 24r
- Edizioni
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- Ariosto 1866, 331-333
- Ariosto 1887, lettera n. 13, 26-28
- Ariosto 1957b, lettera n. 6
- Ariosto 1965, lettera n. 16
- Ariosto 1984b, lettera n. 16
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Nomi citati
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 23 agosto 2025
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/16