Lettere di Ludovico Ariosto
A cura di Chiara De Cesare
La schedatura consiste in un nuovo censimento delle Lettere di Ludovico Ariosto, a partire dall'edizione di riferimento, a cura di Angelo Stella (Ariosto 1984) e dalla voce 'Ariosto' del progetto 'Autografi dei letterati italiani' a cura di Simone Albonico (Albonico 2022), che per la prima volta offre le segnature dei mss. autografi.
Si tratta di 217 missive di carattere diplomatico, inviate da Ariosto tra il 1509 e il 1532 (anche se la prima lettera è scritta nel 1498 e la seconda risale probabilmente al 1505). La maggior parte delle missive risale al triennio 1522-1525, periodo in cui il poeta ricoprì l'incarico di commissario ducale in Garfagnana; le restanti lettere sono relative agli anni di servizio presso il cardinale Ippolito d'Este (fino dunque al 1517) e agli ultimi anni di vita del poeta (1531-1532). Oltre alle lettere effettivamente spedite da Ariosto sono comprese anche quattro missive scritte a nome di Ippolito d'Este (n° 2, n° 15, n° 18, n° 20) e sei a nome di Alessandra Benucci (n° 189, n° 192, n° 205, n° 206, n° 207 e n° 214, tutte inviate da Ferrara tra il 1531 e il 1532 e riguardanti una questione matrimoniale).
Di ciascun testimone di riferimento è fornita una descrizione fisica, secondo lo schema proposto in Epistulae, insieme a minimi dettagli interpretativi, utili a una più agevole comprensione del testo. Nel campo 'note' sono altresì registrati i rinvii ad altri corpora documentari collaterali, in particolare la raccolta di documenti garfagnini allestita da Giovanni Sforza (Sforza 1926) e i documenti pubblicati da Michele Catalano (Catalano 1930-31). In previsione di una nuova edizione critica e commentata delle missive ariostesche sono anche inseriti rinvii a materiali inediti, che continueranno a essere integrati nel tempo, utili come basi documentarie per il commento alle lettere.
Per le lettere ariostesche è possibile avvalersi generalmente di un testimone di riferimento ben individuabile (oltre la metà del corpus è costituita da originali autografi; 91 sono le copie lucchesi trasmesse da un solo testimone; il manipolo restante è tràdito da copie non lucchesi); solo per la lettera 45 sono a oggi registrate due testimonianze manoscritte, ma un ampliamento della recensio anche alle copie più tarde è sicuramente fra gli obiettivi del progetto.
Per ogni lettera è fornita una ricognizione delle precedenti edizioni e una ricognizione bibliografica, nonché un indice dei nomi aggiornato e integrato rispetto a quello dell'edizione di riferimento.
In corso di integrazione è la sezione 'contenuto', nella quale troveranno spazio trascrizioni di prima mano, per le quali si è adottato il sistema di marcatura XML/TEI per dar conto della struttura dei testi e per la prima volta dell'apparato critico. Le trascrizioni seguono criteri di conservatività, fatti salvi alcuni ammodernamenti grafici (distinzione u/v e i/j; razionalizzazione delle maiuscole) e ad eccezione dello scioglimento di tutte le abbreviazioni. L'interpunzione è invece ammodernata solo dove necessario alla comprensione del testo.
L'intento della schedatura è di rendere disponibile una mole di materiali utili in primo luogo alla fruizione da parte degli utenti, servendosene al contempo per l'allestimento di un'edizione critica cartacea. Al medesimo fine è volta la futura registrazione di risposte e materiali di accompagnamento vari.
Data pubblicazione: 12 luglio 2022