Ariosto · Lettera n. 155
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Alfonso I d'Este, duca di Ferrara
- Data
- 20 luglio 1524
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Quando io vennivo in qua et a Montefiorin<o seppi che gli homin>i dei Signore Giovannino erano in Carfignana
- Explicit
- e parendole che gli homini di Montefiorino habbiano torto, gli faccia con sue lettere capace del loro errore.
- Regesto
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Ariosto, avendo saputo della presenza degli uomini di Giovanni (delle Bande Nere) in Garfagnana, aveva inviato tempo addietro alcune lettere ai funzionari dei territori limitrofi, pagando con il proprio denaro solo il messo recatosi a Reggio. Ha fatto pagare, in seguito, anche i latori delle missive del duca, provenienti da Sestola, ma con ragionevole malcontento dei garfagnini. Ha avuto su varie questioni, tra cui la paga degli “esibitori”, uno scambio epistolare con il podestà di Montefiorino; invia al duca la risposta dell'uomo: la controversia sulla paga non è, però, ancora risolta. Portando ad esempio il comportamento scorretto degli uomini di Montefiorino, spiega come spetti ai mittenti la paga dei latori. Chiede dunque al duca di far rendere conto agli uomini di Montefiorino dell’errore.
- Testimoni
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 48, ins. 50, c. 72
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, segni di piegatura.
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 48, ins. 50, c. 72
- Edizioni
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- Ariosto 1862, lettera n. 39
- Ariosto 1887, lettera n. 141, 232-233
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Illustrissimo et excellentissimo Signor mio.
Quando io vennivo in qua et a Montefiorino seppi che gli homini dei Signore Giovannino erano in Carfignana, come n’hebbi aviso a vostra excellentia spacciai tre messi, l’uno a Minozzo, l’altro a Quaro, l’altro a Thoano, li quali mi diede il potestà, et uno ne mandai a Reggio che pagai del mio, poi quando fui qui il detto potestà mi mandò per uno deli suoi homini alcune lettere di vostra excellentia, che a lui erano state rimesse da Sextola et mi scrisse ch’io fêssi pagare il messo,
Per quella prima volta io feci pagare quel messo, ma con gran fatica e lamentatione di questi homini di Castelnovo, che allegavano che ad essi non tocca pagare li messi che a servicio di vostra excellentia sono mandati in qua, et che bene debbe bastare che paghino quelli che essi mandano o a Ferrara o a Reggio o in altro luoco in servitio di vostra excellentia,
parendomi che havessino ragione, non vòlsi che pagassino un altro messo che di poi detto potestà m’havea mandato pur con lettere di vostra excellentia, a lui rimesse da Reggio, e gli scrissi che facesse che li suoi homini lo pagassino, o vero se ne dolesse a vostra excellentia, acciò che quella determinassi chi havesse a pagare tal spesa.
Esso potestà m’ha risposto quanto quella potrà vedere ne la sua qui inclusa.
Et perché stando la cosa in controversia potria accadere che anderebbon lettere a Montefiorino, che sariano d’importantia, per dovere essere portate qui, et li homini di Montefiorino non le vorebbon mandare, mi è parso di avisarne vostra excellentia, acciò che quella faccia vedere chi debbe pagare questi messi.
Et mi che dal latione ne l’u mi pare che gli homini di Montefiorino habbiano gran torto, ché a loro non sta di iudicare se le lettere che vostra excellentia loro manda perché le portino qui: sieno a utilità di questa provincia o particularmente di vostra excellentia, ché se ‘l capitano di Reggio o Signori luchesi o altri mandasse qui una lettera perché la mandassi a Montefiorino per importantia di vostra excellentia, questi homini pagheriano il messo, et non cercheriano che quelli di Montefiorino lo pagassino.
Prego quella che determini questa controversia, et parendole che gli homini di Montefiorino habbiano torto, gli faccia con sue lettere capace del loro errore
et in buona gratia sua mi raccomando.Castelnovi xx Iulij 1524
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 24 giugno 2022
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