Fortini · Lettera n. 811

Fortini manda a Corti una «prosa dominicalis» (da una sequenza del X secolo), palinodia di un precedente epigramma: «Permalosa Maria | che il tuo sguardo mi sia | più indulgente, ti prego! Qui nell'ombra | del disfavore tuo temo perire. | 'O ne nos sinas ire | ucque ad inferni tetra | zabulorum loca' | dove la forma editoriale è poca | ed il mondo ne sdegna; | 'sed duc ad angelorum regna' | e di lassù ci insegna | dove e che cosa sia | la critica, se non la poesia».

• Pavia, Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia, Maria Corti, COR 7.F, 227
  Originale, manoscritto autografo.
  Fogli sciolti, mm 210 x 148, 1.
  Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, indirizzo su busta, segni di piegatura.

  Note: Carta intestata «Fortini. 28, v. Legnano. 20121 Milano.».
  Busta intestata «Fortini, v. Legnano, 28. Milano.».