Fortini · Lettera n. 714

Descrizione
Testo

Mittente: Fortini, Franco
Destinatario: Giudici, Giovanni
Data: [dopo 29 maggio 1968]
Luogo di partenza: [Milano]
Luogo di arrivo: [Milano]
Note alla data: «In assenza di data ed essendo il termine post quem vanificato e allontanato dal "nientemeno" del testo, il contenuto e i versi di questa lettera sembrano meglio rispondere, fra tutte le altre, alla precedente lettera di Giudici», con riferimento alla lettera attribuita al 23 settembre 1974 (nota del curatore in Fortini-Giudici 2019, p. 135).

Lingua: italiano
Incipit: Caro Giudici, grazie dei tuoi versi.
Explicit: Sono cattivi ma tu perdona e credi all'affetto di | Franco Fortini
Regesto: Per ricambiare l'invio di versi, Fortini ne riporta di propri (seppure «cattivi») intitolati «A GIOVANNI GIUDICI» e datati 29 maggio 1968.

Testimoni

Milano, Centro Archivi della Parola, dell'Immagine e della Comunicazione Editoriale, Giovanni Giudici, Serie «Corrispondenza», fascicolo «FORTINI FRANCO», lettera n. 10
Originale, dattiloscritto.

Fogli sciolti, mm 296 x 210, 1.

Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, segni di piegatura, correzioni.

Edizioni

Fortini, Giudici 2019, lettera n. 37, 135

Caro Giudici, grazie dei tuoi versi. Ritrovo questi miei a te dedicati datati 29 maggio 1968, nientemeno. Sono cattivi ma tu perdona e credi all'affetto di
Franco Fortini

A GIOVANNI GIUDICI

Una sera della poca vita toccando copertine
in libreria commentando eventi vedendo

nella sala di conferenze il canuto maestro varcare
in frotta amici-nemici commentando seguirlo

quella sera che la vergogna dell'atto di presenza
nell'atto di dolore…

come nel tuo viso rotto in lotta con la vanità
– secche le fonti del piacere – ho visto

il mio aspetto stesso! Sull'Errore Irrimediabile
piangeva la virtù inconsolabile la vacca

la stronza l'erede del bene del niente

Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 05 maggio 2020
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/714