Fortini · Lettera n. 399

Fortini invia una copia delle poesie di Brecht tradotte finora, da sottoporre a Mila. Non può mandare i testi (ma qualcuno a Torino, ad esempio Liberovici, deve averli), che fondamentalmente sono le Gedichte und Lieder (Suhrkamp) e le Hundert Gedichte (Aufbau Verlag), oltre a una trentina di inediti.
Oltre al fatto che sarebbero graditissimi giudizi, correzioni e consigli, si dovrebbe fare presente a Mila, e a chi leggesse le traduzioni, che:
1) la scelta non è definitiva: mancano almeno 20 poesie (in corso di traduzione) e in parte quelle già tradotte potrebbero essere sostituite;
2) Fortini vorrebbe sottoporre a Cases i punti ancora dubbi;
3) l'ordine è approssimativo e dovrà subire modifiche.
Le pagine del dattiloscritto (180) corrispondono approssimativamente alle pagine dei “Millenni”. A lavoro ultimato saranno almeno 220 + qualche pagina di introduzione + l'appendice (Fortini chiede se hanno preso contatto con Manzoni, con cui aveva parlato) e annessi. Dato che la traduzione è molto fedele e segue verso per verso il testo originale, Fortini insiste fortemente per aggiungerlo.
Se potesse prendersi anche l'estate, Fortini apporterebbe correzioni e miglioramenti ai componimenti tradotti più frettolosamente negli ultimi due mesi (circa la metà). Ciò converrebbe tanto più se il libro uscisse in autunno inoltrato. Ma, nel caso in cui vogliano vedere le bozze prima dell'estate, mandino pure in tipografia la parte finita, e attendano 15 giorni per il resto.
[postscriptum:] Fortini chiede se hanno concluso qualcosa per «Officina».

• Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 401
  Originale, dattiloscritto.
  Fogli sciolti, mm 270 x 210, 1.
  Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni.

  Note: Sottolineature, aggiunta su mg, correzioni, postscriptum aut.