Fortini · Lettera n. 126
- Mittente
- Fortini, Franco
- Destinatario
- Pavese, Cesare
- Data
- 26 maggio 1950
- Luogo di partenza
- [Milano]
- Luogo di arrivo
- [Torino]
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Caro Pavese, | ho finito ora di leggere “La luna e i falò”.
- Explicit
- Questo tuo libro stravince, mi pare. | Tuo affezionato | Franco Fortini
- Regesto
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Fortini ringrazia Pavese per avere scritto La luna e i Falò: libro che «stravince», il più «generoso» tra i suoi libri. Probabilmente è quello che pensava quando scrisse di lui su una rivista di Firenze [«Letteratura»]. Ormai non lo ferma più nessuno.
- Testimoni
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Torino, Centro Studi Gozzano Pavese, Cesare Pavese, fascicolo «FE 32.F10 Corrispondenza / fasc. FORTINI FRANCO (1 c.)», lettera n. 1
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, mm 279 x 210, 1.Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura.
Note: Su verso, appunti a matita di Pavese (tra le parole leggibili, «Carlo Munari» «Gazzetta Veneta» «Padova» «Lav.[orare] Stanca» «Carmelo Bonanno» «via Riello 4» «Padova»).
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Torino, Centro Studi Gozzano Pavese, Cesare Pavese, fascicolo «FE 32.F10 Corrispondenza / fasc. FORTINI FRANCO (1 c.)», lettera n. 1
Caro Pavese,
ho finito ora di leggere "La luna e i falò". Grazie di averlo scritto. È probabilmente quello che pensavo quando ho scritto di te su quella rivista di Firenze*. Ormai non ti tiene più nessuno. Questo tuo libro stravince, mi pare.
Tuo affezionato
Franco Fortini
*È il più "generoso" – capisci in che senso – dei tuoi libri. Io spero che ti facciano onore tutti quelli che, ancora, leggono in Italia.
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 12 settembre 2019
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/126