Fortini · Lettera n. 1006
- Mittente
- Fortini, Franco
- Destinatario
- Carena, Carlo
- Data
- 28 marzo 1982
- Luogo di partenza
- Ameglia
- Luogo di arrivo
- [Torino]
- Lingua
- italiano, francese
- Incipit
- Caro Carena, prendo nota di quanto mi hai detto a proposito dello scarso gradimento di un Homme qui rit.
- Explicit
- Tanti saluti. Da domattina lunedì a venerdì sera sono a Siena. | Tuo | Franco Fortini
- Regesto
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1) Fortini prende nota di quanto Carena gli ha detto a proposito dello scarso gradimento di [Victor Hugo], L'homme qui rit [1869]. Fortini pensa che sia un errore editorialmente parlando. Sarebbe un grande successo, sia perché non tradotto forse da più di 50 anni [Victor Hugo, L'uomo che ride, traduzione di Renato Mucci, Roma, Gherardo Casini Editore, "I Grandi Maestri", 1951], sia soprattutto perché il gusto sta riscoprendo queste "formidabili fabulazioni". Ma se proprio non è possibile (e gliene dispiace molto), Fortini si dedicherà al «funesto Franz dei Racconti» [Franz Kafka, Nella colonia penale e altri racconti, traduzione di Franco Fortini, con una nota del traduttore, “Scrittori tradotti da scrittori”, 1986]. A Fortini dà fastidio rimanere affisso a una sua immagine di 30 o 40 anni prima. Ha persino l'impressione che il pubblico abbia smesso di avvertire Kafka come “qualcosa che morde”. Fortini chiede maggiori precisazioni sui partecipanti all'impresa, termini di scadenza, contrattuali, ecc., per potere pianificare il lavoro.
2) Fortini non ricorda se ha lasciato a [Paolo] Fossati o a Carena alcuni fotocolor, uno dei quali già dichiarato riproducibile da Bosio dell'Ufficio Tecnico. Valutino se può andare bene per la copertina del Ladro di ciliege [e altre versioni di poesia, con testo a fronte, “Supercoralli”, 1982]. Qualora lo si considerasse non buono o inopportuno, non facciano complimenti (ma con Fortini in genere non ne fanno).
3) Mandare contratto a Milo De Angelis (Milano), specificandogli che i suoi versi [Millimetri, “Collezione di poesia”, 1983] usciranno subito dopo [Attilio] Zanichelli [Una cosa sublime, “Collezione di poesia”, 1982]. Dire a [Paolo] Bertolani [Seinà, presentazione di Giovanni Giudici, “Collezione di poesia”, 1985] che dovrà aspettare un anno almeno.
4) Non lasciare cadere ipotesi antologia poeti polacchi. Il suggerimento di [Eileen] Romano sembra buono, dirle di procedere nell'esplorazione. Appena possibile, Fortini farà l'introduzione a Mallarmé tradotto da Marinetti [Stèphane Mallarmé, Versi e prose, prefazione di Franco Fortini, traduzione di Filippo Tommaso Marinetti, “Collezione di Poesia”, 1987]. Ma intanto Fortini deve scrivere l'introduzione alle sue traduzioni. I testi tedeschi inclusi nella ristampa di [Alfred] Döblin, Borghesi e soldati [traduzione di Ruth Leiser e Franco Fortini, “Gli struzzi”, 1982] hanno almeno 3 errori di stampa. Per la terza volta Fortini ribadisce che è stufo di occuparsi di poesia («mano d'opera sotto-impiegata, eguale mediocre gestione aziendale»).
- Testimoni
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 1116
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, mm 210 x 147, 1.Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni.
Note: Carta filigranata.
Nota aut. tra data e incipit, in senso contrario a quello del foglio: «La trad.[uzione] del Magrini non era buona, Mila ha ragione. Ma non era buona per un eccesso di intellettualità non per un difetto. Sarebbe grave che rimoveste questo prezioso studioso con giudizio sommario. Vedi il suo splendido studio su Yeats nell'ultimo “Strumenti critici”».
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 1116
Testo non disponibile.
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 18 agosto 2019
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/1006