Bembo · Lettera n. 3

Questa a Demetrio Mosco è l'unica lettera in greco del corpus epistolare bembiano. Il nostro si scusa con il destinatario per non averlo messo al corrente della sua decisione di recarsi in Sicilia e lascia a Paolo Ralis, latore della lettera, il compito di informarlo delle ragioni del suo viaggio e dei suoi progressi nello studio del greco. Espone poi i due motivi che lo hanno spinto a scrivere questa lettera: in primo luogo, egli vuole dimostrare in questo modo che non si è dimenticato di Mosco e che desidera continuare a essergli utile; in secondo luogo Bembo richiede a Mosco di inviargli il poema che aveva composto su Elena di Troia, poiché il suo maestro Costantino Lascaris, conoscendo le qualità poetiche di Mosco, desiderava leggerlo.
Il poema in esametri omerici composto da Demetrio Mosco sulle nozze di Elena si legge in edizione moderna in "Demetrio Mosco, La storia di Elena e Alessandro, a cura di Anna Meschini, Padova, Studi bizantini e neogreci. Quaderni, 2007".

• Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. gr. 280, lettera n. 1, 1r-v
  Minuta, manoscritto autografo.
  Unità di manoscritto composito.
  Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, segni di piegatura, correzioni.

  Note: Diversamente da Piccolomini 1890, che ritiene la lettera un originale autografo, l'indirizzo sul lato corto (c. 1v, margine interno), l'assenza del timbro di ceralacca e la presenza di alcune cancellature nel corpo della lettera lascerebbero ipotizzare che questo testimone della lettera non è stato spedito: lo considero quindi una minuta (oppure una copia autografa in pulito scaduta a brutta). Non si spiegherebbe altrimenti come fosse ancora tra le carte di Bembo che passarono alla biblioteca Barberini (su cui cfr. Teresa Martínez Manzano, Costantino Lascaris. Semblanza de un humanista, p. 26 e ss.)

• Piccolomini 1890, lettera n. 1, pp. 307-309
• Bembo 1987-1993, lettera n. 3, vol. I, pp. 5-6

• Elena di Troia
• Lascaris, Costantino
• Ralis, Paolo