Ariosto · Lettera n. 69
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 19 aprile 1523
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Per una de' 16 di questo da Vostre Signorie ho inteso la buona voluntà circa a quanto dal mio Illustrissimo Signore sono state ricerchate
- Explicit
- o se ancho si parrà meglio che si expecti nuova commissione dal Duca, faranno il suo parere
- Regesto
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Ariosto scrive riguardo ai provvedimenti da prendere, in accordo con Lucca, contro i banditi. Non ha infatti ricevuto risposta all'aggiornamento precedente (del 16 aprile).
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 23, 581
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 23, 581
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 22, 34
- Ariosto 1887, lettera n. 58, 105-106
- Ariosto 1965, lettera n. 69
- Ariosto 1984b, lettera n. 69
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi,
per una de’ 16 di questo da Vostre Signorie ho inteso la buona voluntà circa a quanto dal mio Illustrissimo Signore sono state ricerchate et come per concludere tale effecto sono per mandare uno suo Commissario et quelle mi domandano se io ho auctorità dal mio Illustrissimo Signore che basti a fare questo.
Io non ho alcuno mandato altrimente inscripto, se non che già molti giorni e mesi; Sua Excellentia per una sua mi commisse ch’io facessi opera con Vostre Signorie che li nostri banditi non fusseno securi nel dominio suo, et che similmente li banditi di Vostre Signorie non fusseno securi nel nostro,
allhora io scripsi dui volte o tre a Vostre Signorie et quelle mi rispuosero che circa questo farebbeno certo consiglio e che poi mi aviserebbeno, et quelle forsi essendo in maggiore cose occupate non mi mandaron mai la resolutione.
A questi dì proximi io fui a Ferrara et il Signore Duca mio mi commisse, di nuovo ch’io pure ritentassi et cerchassi dinuovo fare lega con Vostre Signorie sì come Sua Excellentia ancora ha scripto a quelle.
Altro mandato né altra commissione in scripto ho io, bene vi rendo certe che di tutto quello ch’io farò per quiete di questa provincia di Garfagnana, così pertinente a Vostre Signorie come a Sua Excellentia, epsa se ne chiamerà contenta et sarà per ratificarlo, pure non starò di avisarne quella, se prima che la risposta venga parrà a Vostre Signorie di mandare il suo Commissario, o, se ancho si parrà meglio che si expecti nuova commissione dal Duca, faranno il suo parere,
al migliore consiglio delle quali mi rapporto sempre, et di continuo in sua buona gratia mi rachomando,Castelnovi 19 aprilis 1523.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 27 giugno 2022
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