Ariosto · Lettera n. 60
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 29 gennaio 1523
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Perché Vostre Signorie potriano havere inteso che alla Pieve Fossana
- Explicit
- Le quali ringratio della copia che a questi giorni mi hanno mandata di quella ratificatione pertinente alli homini di Valico e di Cardoso
- Regesto
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Ariosto invia aggiornamenti a Lucca sulla peste in Garfagnana. Espone le precauzioni prese nei confronti di un uomo infetto alla Pieve Fosciana, costretto a rimanere a casa con la propria famiglia. Rassicura gli Anziani sulla buona salute degli abitanti di Castelnuovo, in ragione della quale li prega di accogliere e ospitare Galasso Ariosto in viaggio per Carrara.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 16, 562-563
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 16, 562-563
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 16, 31
- Ariosto 1887, lettera n. 49, 89-90
- Ariosto 1965, lettera n. 60
- Ariosto 1984b, lettera n. 60
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi,
perché Vostre Signorie potriano havere inteso che alla Pieve Fossana, loco il quale è tra Castiglione suo, et questa terra di Castel Nuovo è stato suspecto di peste, et per questo pensando le cose maggiori et di più pericolo che non sono, haveranno forsi facti divieti, che quelli che vengano di qui, non possino intrare in Lucha, certifico Vostre Signorie come un Luca Pierotto per uno suo figliuolo, che nascosamente era andato, non so dove, si è infettato di modo, che dui o tre sono morti di casa sua, ma presto si è facto provisione che tutta quella famiglia, si è facta ire in loco separato, et prohibito atutti quelli della Pieve, che non iscano dalle loro confine, benché Gratia di Dio in quella terra, non si sia la peste scoperta in altra casa, et a Castel Nuovo non è male né suspitione alcuna, et stiamo con buonissime guardie.
Io scrivo questa a Vostre Signorie perché sapiano come sono le cose, e per pregarle che siano contente che lo exhibitore di questa che serà mio fratello Messer Galeazo Ariosto entri et alloggi in Lucha, il quale è venuto da Ferrara per ire a Carrara, a trovare il Reverendissimo Cardinale Cibo suo patrone, et questo riceverò da Vostre Signorie per uno grandissimo piacere,
le quali ringratio della copia che a questi giorni mi hanno mandata, di quella ratificatione pertinente alli homini di Valico et di Cardoso,
et in buona gratia di Vostre Signorie mi rachomando.Castelnovi 29 Ianuarij 1523.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/60