Ariosto · Lettera n. 58
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 31 dicembre 1522
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Perché dubito che una lettera del medesimo tenore di questa che a' dì passati io scripsi a Vostre Signorie non sia venuta
- Explicit
- io prego Vostre Signorie che si degnino de intendere la veritade, e non comportare che sia alli nostri facto torto:
- Regesto
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Temendo che gli Anziani non abbiano ricevuto una lettera per colpa del portatore, Ariosto ne scrive un’altra per ricordare che tra i comuni di Vagli di Sopra e di Cardoso due anni prima era stata fatta una dichiarazione di confine, poi approvata da Alfonso e inviata a Lucca; Alfonso vuole riavere l’atto. Ariosto chiede aiuto per risolvere la controversia fra i due comuni.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 15, 561-562
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 2 fogli.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 15, 561-562
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 15, 30-31
- Ariosto 1887, lettera n. 47, 87
- Ariosto 1965, lettera n. 58
- Ariosto 1984b, lettera n. 58
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi.
Perché dubito che una lettera del medesimo tenore di questa che a’ dì passati io scripsi a Vostre Signorie non sia venuta in suoi mani, per colpa del portatore, replicherò con questa altra, per fare loro intendere che lo Illustrissimo Signor mio, mi haveva dato commissione ch’io ricordassi a Vostre Signorie come sono passati dui anni, che tra il comuno di Valico di Sopra et quello di Cardoso, fu facta una dichiaratione di confine, intervenientibus utrinque commissarijs, et di concordia ne fu contracto uno instrumento, et dal prelibato Signor mio, ne fu mandata la ratificatione et confirmatione a Vostre Signorie. Et Vostre Signorie mai non l’hanno mutuo mandata a Sua Excellentia,
et però che Sua Excellentia desidera, di haverla ad ugni buono fine, m’ha commisso ch’io scriva a quelle che siano contente di mandarla, onde così io le pregho et più presto che ponno, acciò che da Sua Excellentia, io non sia tenuto per negligente.
Appresso questi di Valico si dolgono che contra li pacti, alcuni di Cardoso, hanno passato le confine et arato et seminato, sul terreno che non è suo,
io prego Vostre Signorie che si degnino de intendere la veritade et non comportare che sia alli nostri facto torto
alle quali mi rachomando.Castelnovi ultimo anni 1522.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/58