Ariosto · Lettera n. 56
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Alfonso I d'Este, duca di Ferrara
- Data
- 26 novembre 1522
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- È accaduto che per far scrivere le robe mobili di Pierino che si trovava havere a Castelnovo e di fuore
- Explicit
- e non fu homo di circa quaranta che c’erano che rispondesse mai né ben né male. Io n’ho voluto dare aviso a vostra excellentia
- Regesto
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Ariosto ha inviato alcuni balestrieri a confiscare i beni posseduti da Pierino Magnano. I balestrieri hanno raggiunto un luogo a quattro miglia da Castelnuovo. Dopo una descrizione degli incarichi dei balestrieri sul posto, il poeta informa Alfonso di aver chiesto ai Magnifici del Consiglio indicazioni su come pagare gli uomini, ma di aver ricevuto una risposta vaga. Dopo una precisa descrizione delle modalità di pagamento consuete, prega Alfonso di istruirlo su come procedere. In chiusura accenna alla peste scoppiata, chiedendo di poter tornare a Ferrara nel caso di un pericolo di contagio più concreto. Chiede, poi, di essere informato qualora Pierino Magnano venga trovato in città, e scrive di una lettera di Bastiano Coiaio e del Casaia rimasta senza risposta da parte del consiglio, che pure l’aveva letta.
- Testimoni
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 17, ins. 16, cc. 22-23
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, un bifolio.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
Note: L'autografo reca la firma di Luigi Cibrario sul verso dell'ultima carta.
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 17, ins. 16, cc. 22-23
- Edizioni
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- Cibrario 1861, lettera n. 3, 314-316
- Ariosto 1862, lettera n. 13, 36-38
- Ariosto 1887, lettera n. 45, 83-85
- Sforza 1926, lettera n. 56
- Ariosto 1965, lettera n. 56
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Cabani 2016 = Maria Cristina Cabani, «Qui vanno gli assassini in sì gran schiera» Ariosto in Garfagnana, Lucca, Maria Pacini Fazzi editore, 2016, pp. 51-53
Illustrissimo et excellentissimo Signor mio:
è accaduto che per far scrivere le robe mobili di pierino che si trovava havere a Castelnuovo et di fuore et che non parendo a me che fusse in tutto sicuro ch’el mio cancelliero vi andasse solo, ho mandato seco li balestrieri col suo capo, una volta in la terra, et tre è accaduto che li detti balestrieri son cavalcati fuore ad un luogo distante di qui quattro miglia detto Villa, la prima volta vi andaro a scrivere detti beni et li consegnaro in mano del prete de la Villa, et non parendo a me che fussino ben depositati volse che vi tornasseno, et che li mettessino in mano del officiale dela villa, la terza volta vi sono iti per farli condurre in qua, et così hanno fatto condurre circa un moggio et mezo di grano che v’era, et lasciato comandamento a quelli homini che conducano un poco di vino che v’è:
hora, non sapendo io come io havessi a satisfare il cancellero li balestrieri et il suo capo, scrissi a questi di agli Magnifici del consiglio che mi avisassino come io li havevo a pagare: sue Magnificentie mi risposeno ch’io facessi il consueto et quel manco ch’io potessi et che satisfatto a queste spese io mandassi il resto al exactore dela Camera,
s’io sapessi certo qual fosse questo consueto io non haurei havuto a domandare il parere di sue Magnificentie ma qui non è statuto né lettera alcuna che sia pervenuta in man mia che parli di quanto apunto sia la mercede de tali executori
li balestrieri ogni volta che cavalcano domandano un quarto di ducato per volta et il capitano un ducato, et se fanno executione in castelnuovo domandano la metade di questo: et dicono questo essere il consueto: et il capitano per queste executioni havrebbe voluto tre ducati et mezo, et ogni balestriero tre quarti e mezo, del cancelliero non parlo perché sta meco e se contentarà di quello che vorò io,
io dissi di dare al capitano dui ducati: et mezo ducato per balestriero, et tutti si dolgono come io voglia torre quel che lor proviene:
io suplico vostra excellentia accio ch’un’altra volta io non habbia a contendere: et dar causa che questi che m’hanno ad ubidire mi voglian male: che faccia intendere, come è l’usanza ne li altri luoghi di Vostra excellentia di satisfare li balestrieri per l’executioni che fanno, et far che così, dele cose che appertengono alli criminali come di quelle che appertengono alla camera: io sia puntalmente instrutto perché tal lettera io farò qui registrare neli statuti acciò che per l’avenire né io né li miei successori. stiano più sospesi in tal cause:
Per la dio gratia qui si vive molto quietamente et in pace, et ogni cosa anderia bene se non fosse per la vicinanza ch’avemo d’alcune terre che sono infette di peste, ma io col Capitano dela ragione et con alcuni homini da bene di questa terra non cessamo di far tutte le debite provisioni, ma gli e il pericolo ch’avemo a far con Villani, che mal si ponno tenere che non vogliano ir traficando. pur dio n’aiutato fin qui spero che ancho ne aiuterà,
pur quando accadessi che alcuno se infettassi supplico Vostra excellentia che sia contenta ch’io senza scrivere altrimente, possa levarmi et venirmene a casa:
perché in ogni altro luogo mi daria il core di poter schivar la peste fuor che qui dove ho sempre villani all’orecchie, et non c’è alcuno che stesse a maggior pericolo di me:
Qui si dice che pierino è a Ferrara se’l serà vero spero che da vostra excellentia n’haverò aviso,
Quest'altri confinati cioè il Coiaio et il Casaia han scritto lettere a questa communità pregandoli che vogliano scrivere a Vostra excellentia che li rimandi a casa, et prometteno di volere far miracoli di bontade la lettera fu domenica letta in consiglio, et non fu homo di circa quaranta che c’erano che rispondesse mai né ben né male.
Io n’ho voluto dare aviso a vostra excellentia in bona gratia dela quale mi raccomandoCastelnovi 26 novembris 1522
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/56