Ariosto · Lettera n. 51
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Guicciardini, Nicolò
- Data
- [16 ottobre 1522]
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Fivizzano
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Perché la vicinanza che hanno queste terre l'una con l'altra tanto dappresso
- Explicit
- acciò che li delinquenti non habbiano tanta licentia, offerendone io a Vostra Magnificentia perpetua obligatione
- Regesto
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Ariosto ha scritto al duca riguardo ai banditi che si spostano da un paese all'altro tra il confine fiorentino, lucchese e ferrarese. Chiede quindi al commissario Nicolò Guicciardini di collaborare, avendolo già chiesto anche al capitano di Pietrasanta e di Barga, e di rinnovare l'accordo che impone di trattare come propri i banditi in fuga dalle altre giurisdizioni.
- Testimoni
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London, British Library, Add. 25036
Originale, manoscritto di altra mano.Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura.
Note: http://searcharchives.bl.uk/IAMS_VU2:IAMS032-002032310
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London, British Library, Add. 25036
- Edizioni
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- Spinelli 1887
- Renier 1892, 301
- Sforza 1926, 20
- Ariosto 1965, lettera n. 51
- Ariosto 1984b, lettera n. 51
- Bibliografia
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- Sforza 1926 = G. Sforza, Documenti inediti per servire alla vita di L. A., Giovanni Sforza, Modena, Società tipografica modenese, 1926 (Monumenti di storia patria delle Provincie Modenesi, 22), 20
- Fatini 1958 = Giuseppe Fatini, Bibliografia della critica ariostea (1510-1956), Giuseppe Fatini, Firenze, Le Monnier, 1958, 311
- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Cabani 2016 = Maria Cristina Cabani, «Qui vanno gli assassini in sì gran schiera» Ariosto in Garfagnana, Lucca, Maria Pacini Fazzi editore, 2016, pp. 42-43
- Albonico 2022 = Simone Albonico, Ariosto, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 3-35, p. 15, con asterisco
Magnifice mihi honoratissime.
Perché la vicinanza che hanno queste terre l’una con l’altra tanto dappresso, subiette a tre dominij, de’ Signori fiorentini, de’ lucchesi e del Signor mio, è gran causa che li banditi di ciascuno di questi tre stati hanno pocha paura de la Ragione, e securamente stanno nel paese perch’hanno da presso, quando sono cacciati da un lato, dove potersi ricoprar in un altro, et io desiderando di provedere a questo, n’ho scritto al Signor mio, e Sua Excellentia mi ha commesso ch’io ne scriva a Vostra Magnificentia et al capitano di Pietrasanta et a quello di Barga, pregandovi che siate contenti di operare con la Excelsa Res Publica fiorentina che sia contenta che si rinovi una conventione e patto, che già tra questo ducale stato soleva essere e quello de li prefati Signori, cioè che nisuno il qual per alcuno enorme delitto, come rebellione, assassinamento et homicidio volontario, fusse bandito dal stato de’ Signori fiorentini potesse esser sicuro in questa ducale provintia, et e converso.
Io adunque, per exequire tal commissione et altratanto perché la iustitia havesse meglio suo loco, pregho Vostra Magnificentia che faccia ogni opera possibile che siegua questa unione, acciò che li delinquenti non habbiano tanta licentia, offerendone io a Vostra Magnificentia perpetua obligatione.
Alla qual sempre mi offero e raccomando.Castelnovi , 16 octobris 1522
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 22 giugno 2023
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/51