Ariosto · Lettera n. 5
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Este, Ippolito d'
- Data
- 25 dicembre 1509
- Luogo di partenza
- Roma
- Luogo di arrivo
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Al Signor cardinale Regino ho fatto intendere il desiderio che Vostra Signoria harebbe
- Explicit
- la mia musa haverà historia da dipingere nel padiglione del mio Ruggiero a nova laude de Vostra Signoria
- Regesto
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Ariosto ha riportato al ben disposto cardinale Pietro Isualli la volontà di Ippolito che Giovanni Paolo Baglioni venga posto al comando delle truppe del defunto Lodovico Pico Conte della Mirandola. Riferisce a Ippolito d’Este le preferenze del papa (Giulio II) sul comando delle truppe. Menziona l'incerta nomina di Ottaviano Fregoso. Si giustifica per il proprio ritardo. Esprime soddisfazione per la vittoria della Polesella, ampiamente descrittagli dal cardinal Cornaro, e promette implicitamente di ricordare l'evento all'interno del poema maggiore.
- Testimoni
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 3, ins. 3
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, un foglio.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, segni di piegatura, segno di sigillo.
Note: Testimone danneggiato dal fuoco. Già Archivio Segreto Estense, Cancelleria, Estero, Serie Ambasciatori, Italia, Roma, b. 20, fasc. 131 (Albonico 2022)
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 3, ins. 3
- Edizioni
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- Ariosto 1862, lettera n. 3, 8-10
- Ariosto 1887, lettera n. 4, 9-11
- Sforza 1926
- Ariosto 1957b, lettera n. 1
- Ariosto 1965, lettera n. 5
- Ariosto 1984b, lettera n. 5
- Bibliografia
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- Tiraboschi 1781 = G. Tiraboschi, Storia della Letteratura italiana. Tomo IX che contiene le aggiunte e le correzioni, G. Tiraboschi, Modena, Società tipografica, 1781
- Ariosto 1887 = Ludovico Ariosto, Lettere di Ludovico Ariosto, con prefazione storico-critica, documenti e note per cura di Antonio Cappelli, terza edizione riveduta ed accresciuta di notizie e di lettere, Milano, Hoepli, 1887, p. 9, nota 2
- Catalano 1931 = Michele Catalano, Vita di Ludovico Ariosto, ricostruita su nuovi documenti, Volume secondo (documenti), Michele Catalano, Genève, Olschki, 1931, vol. II, pp. 95-96, n° 162.
- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Albonico 2022 = Simone Albonico, Ariosto, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 3-35, p. 16
Illustrissimo Signore mio
Al Signor cardinale Regino ho fatto intendere il desiderio che Vostra Signoria harebbeche Messer Ioane havesse la compagnia che era del Conte dela Mirandula, et oltra questo le ho commendato il prefato Messer Ioane dove mi fu possibile del quale il prefato Signore Cardinale havea poca noticia
Sua Santità Illustrissima per amor dela Signoria Vostra se è offerta de far Tutto il poter suo acciò che si consegua l’intento, avenga chene habbia poca speranza.Perhò che poco dinanzi pregatodal Signore de Pesaro ne ha parlato con la Santità del Nostro Signore. acciò che il Signore de Pesaro havesse tal condutta, e dal Nostro Signore n’hahauto repulsa, e per questo existima che habbia tra sé disposto de darla a qualche suo.
Tuttavia non restarà far ogni opera per satisfare a Vostra Signoria.
Quel dì ch’io giunsi qui, il conte Ludovico da Canossa incidenter mi disse ch’el papa haveva electo in loco del conte dela Mirandula il Signore octaviano fulgoso e che poi parea che si fosse pentito et che credea che di vidiria quella condutta tra più de uno.
Dopo ch’io mipartii da Ferrara è sempre piovuto il dì e la notte e di qua a tutti li fiumi sono in su le ripe siché è molto pericoloso l'suppliedandar in camino.
Per questo Vostra Signoria me haverà per excuso s’io farò un poco tardo al ritorno ch’io ritornarei mal volonteri ne li pericoli de affogarmi c'ho scòrsi al venire in qua.
Hoggi è arrivata la nova che Vostra Signoria insieme col Duca ha rotta l’arma ta veneta in Po de che a mio iudicio tutta questa Corte se è ralegrata; et il Signor cardinale Regino nel sortire da Sua Santità trovò a caso ch’el Cornaro discriveva il fatto in ogni particularità;
me ne sono alegrato ché oltra l’util publico la mia Musa haverà historia da dipingere nel padaglione del mio Ruggiero a nova laude de Vostra Signoria.
Alla quale mi racomando.
Rome 25 Decembris MDIX.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 25 giugno 2022
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