Ariosto · Lettera n. 32
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 8 aprile 1522
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Sì come scriveno a me le Signorie vostre quel Belgrado da Valico, haverli narrato le sue ragione,
- Explicit
- Quel piu che mi ricerchera il Vico di Castilione, accio le .s.v. effectualmente cognoschino, quanto mi sia dispiaciuto tale excesso perpetrato,
- Regesto
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In risposta a una precedente lettera del 26 marzo, Ariosto prende posizione a favore di Belgrado da Vallico. Per fare sì che l’uomo non si trovi in difficoltà, chiede ai suoi destinatari di convincere il nuovo vicario del Borgo a non proseguire nella punizione di Belgrado e li prega di tenere conto dell’obbedienza dimostrata nella restituzione delle armi citate nella lettera 31. Fa, in seguito, riferimento a una rissa avvenuta tra gli uomini di Castiglione e i banditi del Sillico, capeggiati dal Moro, affermando di essere disposto a punire severamente i due uomini del Sillico.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 2, 502
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata, notazioni di segreteria.
Note: Nel mg. sinistro è presente la postilla «pro Belgrado pre(fato)».
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 2, 502
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 2, 24
- Ariosto 1887, lettera n. 23, 40
- Ariosto 1965, lettera n. 32
- Ariosto 1984b, lettera n. 32
- Bibliografia
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- Sforza 1926 = G. Sforza, Documenti inediti per servire alla vita di L. A., Giovanni Sforza, Modena, Società tipografica modenese, 1926 (Monumenti di storia patria delle Provincie Modenesi, 22)
- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifici ac potentes Domini, mihi observandissimi,
sì come scriveno a me le Signorie Vostre quel Belgrado da Valico, haverli narrato le sue ragione, con havere ancho restituito il Giannettone, et lo spiedo, mi dicono appresso che hanno dato commissione, al Vicario del Borgho, che vogli udire benignamente dicto Belgrado, con administrare iustitia,
et perché dicto Belgrado è povero homo, et devotissimo delle Signorie Vostre et anco ha riceputo di tal rixa piu che alcun altro, et si commisse oltra il suo volere, per tutti questi rispecti, et ultimo loco per amore mio, havendolo ritrovato obedientissimo, circa la restitutione di dicte arme, supplico Vostre Signorie si degnino commettere al loro Vicario che impuoni silentio contra de dicto Belgrado,
circa quelli dal Silico che alli di passati ferirno quelli di Castilione, ne farò ugni rigorosa demonstratione di iustitia et quel più che mi ricercherà il Vicario di Castilione, acciò le Signorie Vostre effectualmente cognoschino, quanto mi sia dispiaciuto tale excesso perpetrato,
et a Vostre Signorie mi raccomando, quae feliciter valeant,
ex Castronovo Carfagnanaeviij Aprilis MDXXII
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/32