Ariosto · Lettera n. 30
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Fortini, Paolo
- Data
- 2 marzo 1522
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Barga
- Note alla data
- la lettera è acclusa a un'altra inviata da Paolo Fortini agli Otto di Pratica il 4 marzo dello stesso anno. Nella missiva del Fortini, che segue lo stile dell'incarnazione, e dunque un calendario diverso rispetto ad Ariosto, la data riportata è 4 marzo 1521.
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Havendo lo Illustrissimo mio Signore duca di Ferrara facta electione di me al governo di questa provincia sua di Car(fagna)na
- Explicit
- mi governerò secondo il consiglo e buon parere di Vostre Signorie et in qualunque altra mia occurrentia
- Regesto
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Ariosto chiede al podestà di Barga, terra fiorentina, di collaborare con lui nella risoluzione degli eventuali problemi sul territorio. Fa riferimento, in particolare, a una vicenda accaduta fra un uomo di Barga, Iohan Baricha, e Battistino Magnano. Ariosto spera che Alfonso punisca il bandito, ma spera soprattutto di mantenere la pace.
- Testimoni
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Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Responsive, filza n. 28, c. 484r
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
Note: La missiva è acclusa alla lettera inviata dal capitano di Barga agli Otto di Pratica il 4 marzo, un documento originale conservato all'Archivio di Stato di Firenze con segnatura Otto di Pratica, Responsive, filza 21 c. 63r-v. Oggi le due lettere hanno segnature diverse.
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Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Responsive
Originale, manoscritto di altra mano.Missiva raccolta in filza.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
Note: Questa è la missiva di Paolo Fortini, podestà di Barga.
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Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Responsive, filza n. 28, c. 484r
- Edizioni
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- Cappelli 1867b, 276
- Ariosto 1887, lettera n. 21, 37-38
- Ariosto 1965, lettera n. 30
- Ariosto 1984b, lettera n. 30
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifice tanquam frater honorande.
Havendo lo Illustrissimo mio Signore duca di Ferrara facta electione di me al governo di questa provincia sua di Carfagnana, e sappendo io quanto Sua Excellentia è desiderosa che li sua subditi stiano in pace et habbino a conversare senza suspecto con li circumvicini e precipuamente con li subditi della Excelsa repubblica di Firenze, attenta la integra amicitia che sempre fu et è fra prefata Excelsa repubblica e Sua Excellentia, mi è parso essere mio debito nel gionger mio qui visitare con questa mia Vostra Signoria, con pregharla che nelle occurrentie del governo di questi subditi ad noi dato voglia essere meco et io cum quella, sì che con ogni industria e possibilità ci sforziamo di ridurli in quella pace, unione e quiete in la quale li Excelsi et Illustrissimi nostri Signori sempre sono stati e di presente sono.
Adpresso, perché alli dì passati un Iohan Baricha da Barga a tempo di notte venne a Castelnovo cum uno bandito di qui, et alcuni homini, di commissione di loro superiori, andando per pigliare dicto bandito, per caso ve si ritrovò in compagnia uno Baptistino forastiero, ma che habitava qui, el quale feritte dicto da Barga, contra però la voluntà di tutti li homini di Castelnovo; e, sì come ho decto, essendo pur debito di noi officiali ridurre li subditi in buona pace, oltre che ne ho expressa e particular commissione di tal caso dal mio Illustrissimo Signore Duca, pregho Vostra Signoria che in questo sia contenta di fare ogni opera dal canto suo per disporre ad accordo dicto suo da Barga con li parenti suoi e questi di Castelnovo, dalli quali ne è referito che si chiama offeso (e veramente ad torto, perché loro increscie tal caso quanto dir si può), acciò che inveterando non sortisca alfine maggiore male: e se ’l delinquente fussi in mani nostre ne faremmo tale dimostratione che questo da Barga ne resteria satisfacto in modo che ancho Vostra Signoria cognoscerebbe essermi dispiaciuto tale excesso;
et in questo mi governerò secondo il consiglo e buon parere di Vostra Signoria, et in qualunche altra mia occurrentia.
Alla quale offerendomi dispostissimo sempre mi raccomando.
Ex Castelnovo Carfagnane, 2 martij MDXXII.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 03 maggio 2023
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