Ariosto · Lettera n. 25
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Strozzi, Antonio
- Data
- 11 luglio 1519
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Firenze
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Havendo ritrovato un certo codicillo (del quale a vostra M. mando la copia
- Explicit
- perché, quando tale heredità m'havesse a dar più noia e danno che piacere et utile, io desistirei da la impresa
- Regesto
-
Ariosto manda un testamento ritrovato, confidando nella discrezione del destinatario. Chiede un chiarimento sulla questione ereditaria di Manfredo (Rinaldo Ariosto): ne ha infatti ereditato i beni, ma il cugino aveva debiti con le sue tre mogli, con tre figlie e con una madre ancora in vita. Ariosto è a conoscenza di due figli illegittimi del cugino, e da lui mai riconosciuti. Uno di essi era in pessimi rapporti con il padre, che lo aveva sempre trattato come un membro della servitù; l'altro, che ugualmente era stato da lui affidato a due servi, era poi stato messo in convento. Ariosto preferisce rinunciare all'eredità di Rinaldo, se gli procurerà problemi.
- Testimoni
-
-
Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Carte Strozziane, III, 41/VI, lettera n. 1, cc. 81-82
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, 2 carte.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, correzioni.
-
Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Carte Strozziane, III, 41/VI, lettera n. 1, cc. 81-82
- Edizioni
-
- Masi 1929, pp. 79-90 (con riproduzione)
- Ariosto 1965, lettera n. 25
- Ariosto 1984b, lettera n. 25
- Bibliografia
-
- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/25