Ariosto · Lettera n. 209
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Strozzi, Giovan Francesco
- Data
- 20 agosto 1532
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Mantova
- Note alla data
- Paladini 1861 data erroneamente la missiva al 12 agosto. L'errore permane nella citazione di Agnelli-Ravegnani 1933, p. 165
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Madonna Alessandra non accetta la vostra scusa, né per questo vi lieva quel nome che v'ha dato ne la sua lettera
- Explicit
- per quanto mi dice Madonna Alessandra, vi si raccomanda la consorte vostra.
- Regesto
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Alessandra Strozzi non è disposta a perdonare Giovan Francesco Strozzi per aver sottovalutato l'urgenza della questione matrimoniale. Sicuramente il duca non accetterà la scusa che Giovan Francesco ha proposto di addurre, ovvero quella di una ricaduta di Guido Strozzi: Guido è tornato a girare per la città ormai da dieci giorni, e il ritardo del futuro sposo arreca all'uomo solo ulteriore danno economico, perché sta ospitando (e sfamando) molte persone arrivate a Ferrara per il matrimonio. Lo sposo dovrà arrivare a Ferrara al più tardi in un giorno; tutto ciò che ha mandato è stato ricevuto ed è stato molto gradito.
- Testimoni
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Ferrara, Biblioteca comunale Ariostea, Cl. I.E, It. 4, lettera n. 7
Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
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Ferrara, Biblioteca comunale Ariostea, Cl. I.E, It. 4, lettera n. 7
- Edizioni
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- Barotti 1765, lettera n. 17, vol. VI, pp. 414-415
- Paladini 1861, lettera n. 4, 36-37
- Antonelli 1884
- Ariosto 1887, lettera n. 190, 300-301
- Sforza 1926
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Albonico 2022 = Simone Albonico, Ariosto, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 3-35, p. 13
Magnifico messer Giovan Francesco mio honorando.
Madonna Alessandra non accetta la vostra scusa, né per questo vi lieva quel nome che v’ha dato nela sua lettera, per allegar voi d’havere facende che vi ritengono: ché a lei pare et così ancho a noi altri che nessuna fosse di che importanza si volesse: vi dovesse più importare di questa:
La scusa che ci proponete che dovria usare vostro suocero, non saria accettata per buona dal Signore Duca, perché già son dieci giorni cha va fuor di casa, e a volere mostrare d’essere ricaduto, non sarebbe più a tempo,
siché pensate di mettere ogni cosa da parte e di venire più tosto sei giorni inanzi li 28. che un’hora da poi. sì perché sete aspettato e desiderato, sì perché fate gran danno con la vostra tardanza a messer Guido prima appresso al Signore Duca che lo solicita che vada all’officio, e poi perché aspettandovi sta con gran spesa, ché’l genero e la figliola e figliolini son venuti da Modona, e l’altro genero e figliola son venuti da Carpi e
fra l’uno e l’altro vi sono già parecchi dì alle spalle con presso a XX bocche senza i cavalli, e si aspetta ancho da Mantova Madonna Leonora sua sorella, siche a pena han potuto servare una camera per voi, e più incresce a messer Guido che tutti stanno incommodi perché ha già mandato buona parte inanzi de le sue robe,
insomma voi havete da venire più tosto hoggi che tardare a domani.
Li scoffiotti si sono havuti da Mantova che sono bellissimi e son molto ben piacciuti.
li danari havrà dal fattor vostro e si farà circa il comprar l’oro quel ch’è di bisogno.
Intanto ella et io vi si raccomandamo, ma molto più di noi, per quanto mi dice Madonna Alessandra:
vi si raccomanda la consorte vostra.Ferrarie 20 Augusti 1532
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 10 gennaio 2024
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/209