Ariosto · Lettera n. 207
- Mittente
- Strozzi, Alessandra
- Destinatario
- Strozzi, Giovan Francesco
- Data
- 23 luglio 1532
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Padova
- Note alla data
- s.d. in Paladini 1861
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Credo che per un'altra mia havrete inteso (la quale, non sapendo ove voi fosse, haveva dirizzata alla magnifica vostra madre)
- Explicit
- e l'uno e l'altra, e prima la consorte e m. Guido, senza fine vi si raccomandano.
- Regesto
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Alessandra aggiorna Giovan Francesco Strozzi sullo stato di salute di Guido: non ha la febbre ma ancora non si è alzato dal letto. Il Duca (Alfonso d'Este) lo ha eletto commissario di Romagna, terra nella quale dovrà trasferirsi una volta guarito. Alessandra prega dunque il suo destinatario di mettere da parte gli altri impegni e di provvedere quanto prima al matrimonio, per la tranquillità di Guido. Una volta che Guido sarà in Romagna, Giovan Francesco potrà godere della sua casa a Ferrara. Accenna in seguito alla questione della casa dei Trotti: benché il prezzo sia vantaggioso, lo è molto di più la possibilità di vivere a casa di Guido, senza dover pagare. Scrive dell'oro acquistato a Firenze, e della veste che il sarto sta disegnando per la sposa, che viene descritta minuziosamente senza tralasciare gli accessori. Chiede, in chiusura, altre stoffe e, a nome del cancelliere (Ariosto), lo invita ad arrivare a Ferrara quanto prima.
- Testimoni
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Ferrara, Biblioteca comunale Ariostea, Cl. I.E, It. 4, lettera n. 12
Originale, manoscritto di altra mano.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
Note: Di mano di Ariosto, a nome di Alessandra Strozzi
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Ferrara, Biblioteca comunale Ariostea, Cl. I.E, It. 4, lettera n. 12
- Edizioni
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- Barotti 1765, lettera n. 15, tomo VI, pp. 410-412
- Paladini 1861, lettera n. 5, 38-40
- Antonelli 1884
- Ariosto 1887, lettera n. 205, 332-335
- Sforza 1926
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Albonico 2022 = Simone Albonico, Ariosto, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 3-35, p. 13
Messer Zan Francesco mio honorando.
credo che per un’altra mia havrete inteso, la quale non sapendo ove voi fosse haveva dirizzata alla magnifica vostra madre: come messer Guido era ricaduto, e per questo vi facevo più fretta di dare espeditione alle vostre facende, per attendere a questa hora vi significo come anchora che’l male se gli sia molto alleggierito e speramo che tosto rihaverà la sua sanità: pur non è uscito anchora del letto.
et appresso voi intenderete che’l Signore Duca nostro l’ha eletto per commissario di Romagna, dove havrà da transferirsi con tutta la sua famiglia tosto che sia guarito, e per questo mi parrebbe che se ben la causa deli Calcagnini v’importa, la metteste da parte un poco per attendere e dare expeditione a questa, siché inanzi che messer Guido si partessi di questa terra voi havessi sposata vostra mogliere e che voi fossi sicuro che la pratica non vi potessi essere turbata, che se bene il Signore Duca è rimaso satisfatto da messer Guido, il figliuolo non cessa di fargli dare de le battaglie, e sempre mai in tutte le cose lo avvenire è pericoloso.
onde per tutti i rispetti sarà bene che cercate l’espeditione, et io son quasi in animo senza aspettare altra vostra risposta di mandarvi il Sivero con uno sarto, acciò che si possan far tagliare quei panni:
Oltre di questo voi havete a sapere che espedita che sia questa cosa non vi accaderà di provedervi di casa altrimente, perché mentre che messer Guido starà in quello officio di Romagna che non potrà essere meno di dui anni voi potrete godere la casa di questa terra, in questo mezo con vostra commodità provedervi d’un’altra casa dove vi potiate ridurre quando esso ritornerà:
a questi dì esso disse al cancelliero di questa, che vi scrivessi, che a lui parea che facessimo opera di comprare la casa di quei giovini de’ Trotti da Santa Maria del Vado, ch’ogni modo non vi mancheria mai a chi venderla pel prezzo che voi l’havessete comprata, et le gabelle del comprare e del vendere non costarieno quanto gli affitti di quella o d’un’altra casa che voi tollessete a pigione egli non ve ne scrisse altrimente. perché tosto di poi successe quest’altra cosa, per la quale potrete havere una casa ottima senza pagarne pigione. purché vegnate a capo di quanto havete a fare:
et io n’ho già parlato a messer Guido et l’ho trovato di modo disposto che spero che sarà contento, di lasciarvi in casa sua, ma non cesserò di dire e ridire e importunar tanto che o volentieri o suo malgrado lo farà ogni modo. ma per quello ch’io n’ho fin hora: credo che lo farà volentieri.
Circa l’oro, io vi dico che senza dubbio quello di Fiorenza sarà migliore, et io senza aspettare altro aviso da vui, ho fatto scrivere a Fiorenza, e quest’altra settimana sarà qui.
non accade altro se non che mandate 33 ducati d’oro per pagarlo, se costerà più o meno se ne terrà buon conto:
io credo di mandarvi un altroun'altro disegno de la veste, ma non l’ho potuto anchor haver dal maestro, a me piace più del primo, e l’uno e l’altro non è stato più visto. et io senza che voi me lo ricordassi non farei fare una simil cosa che fosse stata vista indosso ad altri.
ho parlato con la consorte la quale pur se vi raccomanda per infinite volte.
Circa li ventagli, quel del manico d’oro voria che fosse di penne morelle e gialle alla similitudine de la veste. l’altro del manico bianco fosse ancho di penne bianche:
Le sottanne ne vorria una di raso incarnato listata di tela d’oro o di quello che piacerà a voi. l’altra di veluto alto e basso di colore che parà a voi, e così d’ogni cosa si rimette al parer vostro, ché tutto quello che piacerà a voi piacerà a lei anchora.
Del raso bianco qui non se ne trova braccio, ch’io n’ho fatto cercare per tutto bisognerà che mandiamo a Bologna non vi piacendo di quello di Venetia.
De la seta chermisina che v’havevo domandata non la vorrei più, ma in quel cambio due onze di morella che habbia il chermisino che non perda il colore a lavarsi e quattro onze d’oro che sia sottile e ben coverto, lo potrete far vedere a persone che se n’intendeno, perché vorria fare un colletto al modo de la veste, e mandatelo presto qui che si possa comminciare allavorare ché in queste cose bisogna mettere assai tempo:
Oltra quello che vi scrive Madonna Alessandra il cancelliero vi conforta di espedirvi tosto, perché sempre fu pericolo ne l’indugio e l’uno e l’altra e prima la consorte e messer Guido senza fine vi si raccomandano.Ferrarie 23 Iulij 1532.
Vostra Alessandra Strozza.
per un’altra mia ch’io ve o scritto abastanza del essere se vostro mesereper e dealtre cose che credo che a questa hora avereti avuta moio vemando messer franzesco e il sarto a posta per respecto che lacosa non vada più a lungo e questoper pur a far quest io lo fatto per respecto ad questa povera puta che da poche la sapute che suo patre va in romangia mai non a fato altro che piangire per paura che sta cosa non vada piu alungo e de non andare in romangia: tute quelle cose che dareti a messer Franzesco serano bendate lui aboca ve dirà a pieno de ongie cosa che cusi le avemo date la ricordo mandatili in dreto più presto che sia posibile non altro a costra signoria inericomando e cusi la consorte
a di 26 julij 1532
Il cancelliero ch’è arrivato hora vi si raccomanda, e mi conforta che quello che havete a dare facciate presto
Quanto sorella Alesandra Strozza
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 10 gennaio 2024
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