Ariosto · Lettera n. 191
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Tassone d'Este, Nicolò
- Data
- 19 giugno 1531
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Milano
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Vostra Signoria non si gravarà s'io le darò fatica, ché l' humanità sua verso di me mi daria ardire di affaticarlo in molto maggior cosa di questa
- Explicit
- Di questo io la priego strettamente, alla quale mi offero e raccomando sempre
- Regesto
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Ariosto vuole stampare il Furioso per emendarlo dei molti errori commessi da lui stesso e dagli stampatori e perché vi ha aggiunto alcune parti. Ha ottenuto da quasi tutte le potenze italiane il privilegio di stampa. Lo chiede anche al duca di Milano, a cui invia la copia di una lettera che ha scritto in suo favore il duca di Mantova.
- Testimoni
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Milano, Archivio di Stato di Milano, Autografi, cart. 109, fasc. 15
Originale, manoscritto autografo.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
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Milano, Archivio di Stato di Milano, Autografi, cart. 109, fasc. 15
- Edizioni
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- Ariosto 1887, lettera n. 176, 282-283
- Sforza 1926
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Signor conte mio honorandissimo.
Vostra Signoria non si gravarà s’io le darò fatica ché l’ humanità sua verso di me mi daria ardire di affaticarlo in molto maggior cosa di questa con fidutia che non meno la faria volentieri che io havria piacere ch’ella lo facesse.
Io vorei stampare di novo il mio Orlando Furioso acciò che io gli emendassi molti errori che oltra quelli che per poca diligentia vi ho fatti io hanno fatto anchora li stampatori, et ancho vi ho fatto alcune aggiunte che spiero che non spiaceranno a chi le leggerà.
E perché vorei essere sicuro che li stampatori non l’havessino a stampare contra mia volontà, prima ch’io lo stampisca ho ottennuto da quasi tutte le potentie d’Italia che finché viva io nessuno lo possa stampare senza mia licentia.
Io vorei ancho ottenere il medesimo da l’Illustrissimo Signor Duca di Milano, e così prego Vostra Signoria che sia contenta d’impetrarmi questa gratia da sua excellentia; et acciò sia informata di quello che vorei li mando qui annessa una coppia de la lettera che circa questo mi ha fatto il Signore Duca di Mantova.
Di questo io la priego strettamente alla quale mi offero et raccomando sempre. e la prego che mi raccomandi in bona gratia dei Signore Conte MaximianoFerrarie XIX Iunij 1531
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 23 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/191