Ariosto · Lettera n. 190
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Bembo, Pietro
- Data
- 23 febbraio 1531
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Padova
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Virginio mio figliuolo viene a Padova per studiare.
- Explicit
- et imparare da lei quello che per me non sono atto a conoscere
- Regesto
-
Ariosto informa Bembo dell'imminente arrivo a Padova di Virginio. Chiede che il figlio, che si dimostrerà dedito servitore del Bembo, venga consigliato ed esortato a non perdere tempo. Comunica le proprie intenzioni di recarsi a Padova dal destinatario, una volta terminato il Furioso.
- Edizioni
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- Sansovino 1560, 70
- Barotti 1741, vol. IV, p. 848
- Barotti 1765, lettera n. 4, tomo VI, p. 392
- Baruffaldi 1807
- Montanari 1844, 18
- Ariosto 1887, lettera n. 175, 282
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Agnelli-Ravegnani 1933 = Giuseppe Agnelli, Giuseppe Ravegnani, Annali delle edizioni ariostee, Bologna, Zanichelli, 1933, p. 159
- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Nomi citati
Magnifico e Reverendissimo messer Pietro patron mio honorandissimo.
Virginio mio figliuolo viene a Padova per studiare.
Io gli ho commesso che, la prima cosa che faccia, venga a far riverentia a Vostra Signoria, e si faccia da lei conoscere per suo servitore.
Io priego Vostra Signoria che dove gli sarà bisogno il suo favore sia contenta di prestarglielo, e sempre che lo vederà lo admonisca et esorti a non gittare il tempo: alla quale mi offero e raccomando sempre.
Io sono per finir di rivedere il mio Furioso; poi verrò a Padova per conferire con Vostra Signoria, et imparare da lei quello che per me non sono atto a conoscere.
Che Dio conservi sempre.Ferrara, alli 23 Febraro MDXXXI
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 10 gennaio 2024
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