Ariosto · Lettera n. 186
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 30 maggio 1525
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Ancho che per un'altra mia io habbi differito con le Signorie Vostre di parlare con epse
- Explicit
- et haveria più charo di venire con resolutione che in confuso
- Regesto
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Ariosto ha già scritto in favore di Belgrado (da Vallico): ne parlerà nuovamente a voce con gli anziani. Riporta alcune possibili soluzioni per appianare il conflitto sulla cauzione fra Vallico e Motrone, proposte dagli abitanti stessi. Ariosto chiede un parere degli Anziani, così da poter arrivare a Lucca sicuro di risolvere il problema.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 91, 731
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 91, 731
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 89, 319
- Ariosto 1887, lettera n. 173, 278-279
- Ariosto 1965, lettera n. 186
- Ariosto 1984b, lettera n. 186
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Nomi citati
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi,
ancho che per un’altra mia io habbi differito con le Signorie Vostre di parlare con epse, circa al caso di Belgrado, alla mia venuta costì, sono stati poi da me questi di Valico, et hannomi dicto che altre volte, hanno menato costì a Lucha, li loro pagatori del suo territorio, et quando sono stati costì, li è stato dicto nelle orechie si vadino con Dio adeo che questi di Valico si diffidano, di potere trovare pagatore nel territorio di quelle, perché questi suoi temeno, che se entrano pagatore per Belgrado, non fare dispiacere alle Signorie Vostre,
ma mi propongano un altro modo che li suoi di Mutrone, diano le sicurtà loro, nel territorio delle Signorie Vostre et li di Valico nel paese qui, bone et sufficiente, et che l’una sicurtà et l’altra, si obligano in forma camerale, sì che Vostre Signorie si degnino advisarmi quello loro pare, perché potriano passare 12 o 15 giorni che inanzi che io potessi venire costì, et haveria più charo di venire con resolutione che in confuso,
et a Vostre Signorie mi recommendo,Ex Castelnovo Garfagnane 30 Maij 1525
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/186