Ariosto · Lettera n. 175
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 13 gennaio 1525
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- È accaduto a questi dì, quando le gente del Duca di Albania passorno per questa provincia
- Explicit
- e le prego che, se non l'hanno ritenuto per altra causa, siano contente per amore mio liberarlo
- Regesto
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Con il passaggio in Garfagnana del duca di Albania, Battista di Giovanni Andrea da Sassi, abitante della Garfagnana è stato catturato e accusato di furto. Una volta giunto a Decimo, è stato aiutato nella fuga da Cristoforo di Luca da Dessa, suo parente. I soldati del duca hanno catturato anche Cristoforo, colpevole di averlo liberato. Ariosto è molto convinto dell'onestà dei due, in favore dei quali scrive.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 81, 715
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 81, 715
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 79, 314-315
- Ariosto 1887, lettera n. 162, 268-269
- Ariosto 1965, lettera n. 175
- Ariosto 1984b, lettera n. 175
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi,
è accaduto a questi dì quando le gente del Duca di Albania passorno per questa provincia che alcuni soldati presero a Vitiana uno delli nostri, il quale andava drieto il campo per pigliare denari, che per quanto, ne ho relatione da homini degni di fede, è giovano da bene, ma quelli soldati o per rubarlo o per qualche suspitione che a loro nascesse lo presero come ho dicto e legaronlo imputandoli che era delli banniti di questo paese, et che andava drieto al campo per fare qualche tristitia,
di poi accadde che giungendo a Diecimo incontrando uno suo parente dicto Christophoro di Luca da Dessa, et essendo da lui conosciuto, fu per opera di colui adiutato et favorito in modo che se ne fuggì,
Pare che dalli prefati soldati, sia stato facto relatione a Vostre Signorie di sorte che hanno facto pigliare il dicto Christophoro, sì come uno commettitore di grandissimo fallo per havere liberato costui,
Io fo fede a Vostre Signorie che questo che prima fu preso, nominato Baptista di Giovanni Andrea da Saxi, è di buonissima famiglia, né da chi lo conosce è reputato, se non per giovano da bene, et non ha bando né condemnatione alcuna, sì che né quel altro che l’ha liberato, ha commesso per questo grande errore, onde io lo rachomando a Vostre Signorie et le prego che se non l’hanno ritenuto per altra causa, siano contente per amore mio liberarlo,
in buona gratia delle quale, sempre mi rachomando,Castelnovi 13 Ianuarij 1525
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/175