Ariosto · Lettera n. 171
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 13 ottobre 1524
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Hercole Saltarello, nostro gentilhomo ferrarese, per sue lettere e per homo mandatomi a posta mi pregha
- Explicit
- e lo conosco per valente e discreto, e per fare honore a chi l'harà a Vostre Signorie rachomandato
- Regesto
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Ariosto scrive perché un ferrarese a lui caro, Ercole Saltarello, che vorrebbe diventare capo di alcuni cavalieri o soldati di fanteria, venga accolto fra le fila lucchesi. Si rende conto di aver avanzato una richiesta ardita, ma garantisce sull’affidabilità dell’uomo.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 77, 709-710
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 77, 709-710
- Edizioni
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- Ariosto 1887, lettera n. 158, 264-265
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Nomi citati
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi,
Hercole Saltarello nostro gentilhomo ferrarese per sue lettere et per homo mandatomi a posta, mi pregha con grandissima instantia ch’io facci opera di acconciarlo con Vostre Signorie per soldato, overo per capo di qualche cavalli leggieri o fantarie et nel suo scrivere monstra che crede Vostre Signorie siano per fare molto per me,
Io perché non posso negare alli amici maximamente che siano homini da bene alcuna cosa che mi ricerchino ancora che la mia domanda mi para um poco temeraria, ho più presto voluto incorrere in colpa di presumptione che di ingratitudine verso li amici et compatrioti mei, sì che Vostre Signorie mi perdoneranno, s’io parrò troppo audace et per loro humanità più che per miei meriti saranno contente potendolo fare senza loro incommodo di dare ricapito per mio amore a questo homo da bene, per il quale io prometto che sarà fidelissimo et lo conosco per valente et discreto et per fare honore, a chi l’harà a Vostre Signorie rachomandato,
in buona gratia delle quali mi rachomando, sempre,Castelnovi XIII octobris 1524
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 07 settembre 2022
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