Ariosto · Lettera n. 166
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Otto di Pratica
- Data
- 29 agosto 1524
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Firenze
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Li exhibitori di questa, Barone e Corsetto da Vagli di Sopra, vengono a V. S. per far loro intendere
- Explicit
- e confido ne la prudenza e bontà sua che farà relatione de la verità.
- Regesto
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Alcuni sudditi del capitano di Pietrasanta, Giovanni Covoni, hanno sottratto degli animali agli abitanti di Vagli. L'anno precedente era accaduto lo stesso, e le autorità fiorentine avevano disposto che gli uomini di Vagli venissero risarciti o che il bestiame venisse restituito. Ariosto spera che venga dato il giusto peso all'evento, che venga data fiducia alle sue parole e che la legge venga interpretata in maniera limpida. Si augura altresì che gli autori del furto vengano puniti, nonostante siano sotto la protezione di Firenze. Avvisa, infine, gli Otto di Pratica di una possibile lettera analoga da parte del capitano di Pietrasanta.
- Testimoni
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Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Responsive, lettera n. 10, filza 35 c. 299
Originale, manoscritto autografo.Missiva raccolta in filza.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
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Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Otto di Pratica, Responsive, lettera n. 10, filza 35 c. 299
- Edizioni
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- Milanesi 1863
- Ariosto 1887, lettera n. 153, 259-260
- Sforza 1926
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 02 settembre 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/166