Ariosto · Lettera n. 152
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 7 luglio 1524
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Essendo io tornato da Ferrara, ho ritrovato questa provincia nel disordine
- Explicit
- operino di modo che questo ribaldo sia preso, e così se altri delli sopranominati ci sono, e preso che sia, dare aviso
- Regesto
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Tornato da Ferrara, Ariosto ha trovato Castelnuovo saccheggiata dai banditi, di cui fa i nomi. Sa che il Cornacchia, insieme probabilmente anche ad altri, si trova ora a Gurfigliano, terra lucchese. Confidando nella validità dell'accordo con Lucca e Firenze, spera di essere aiutato nella cattura.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 68, 693-694
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 2 fogli.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 68, 693-694
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 66, 309
- Ariosto 1887, lettera n. 138, 230-231
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi,
essendo io tornato da Ferrara, ho ritrovato questa provincia, nel disordine che credo Vostre Signorie habbino inteso della qual cosa per lo effecto che di poi è sequito, io son certo che alcuni ribaldi banditi di questo paese siano stati quelli che siano iti a fare venire queste genti con speranza di dare loro questa provincia a sacho,
Sit quomodocumque con queste genti era uno Bogietto da Sommocolognora dicto il Cornachia, li latrocinij et assassinamenti del quale, credo che a Vostre Signorie siano notissimi, et Olivo et Nicola da Ponteccio, et uno delli figlioli del già Pier Madalena che amassaron il conte Carlino da San Donnino et la madre,
hora ho hauto certo aviso, che a Gurfigliano terra di Vostre Signorie si ritrova questo Cornachia, et qualchuno di questi altri sopranominati,
non credo che bisogni ch’io ricordi a Vostre Signorie le conventioni facte, tra lo Illustrissimo Signore mio, et Vostre Signorie per il Magnifico Messer Sanctuccio suo, et me né quello che in simili casi io habbi facto ad ugni richiesta di Vostre Signorie ch’io mostrerei havere diffidentia di quelle, et per la verità non ho minor fede in quelle che ne l’Illustrissimo Signor mio a conservatione di questo stato et della iustitia,
Solo mi pare che basti significarli che questo ribaldo Cornachia si trova a Gurfigliano, delli altri non sono così certo, et pregare Vostre Signorie et così le prego, che con quel miglior modo che ponno o mandando il suo bargello o comandando alli suoi subditi del loco che faccino lo effecto, operino di modo che questo ribaldo sia preso, et così se altri delli sopranominati ci sono, et preso che sia, dare aviso,
Io domando a Vostre Signorie questa gratia alle quali sempre mi rachomando.Castelnovi, 7 Iulij 1524.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
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