Ariosto · Lettera n. 135
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Alfonso I d'Este, duca di Ferrara
- Data
- 12 gennaio 1524
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Ho visto quanto vostra excellentia mi commette
- Explicit
- di far meglio quello officio ch’io non ho saputo far questo
- Regesto
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Ariosto ha letto le lettere in merito alla propria autorità nelle decisioni circa le spese giudiziarie dei sudditi garfagnini, ma è in difficoltà per l'avidità del capitano e per il suo costante tentativo di oltrepassarlo nelle decisioni, nell'onore e nel guadagno. Lo ha però lasciato agire, per volontà di quiete, e non si è mai intromesso se non per salvaguardare i sudditi. Scrive poi di aver cercato consiglio presso Bonaventura Pistofilo. Ariosto prova una profonda vergogna per il comportamento del capitano, che ha addirittura stabilito una multa per coloro che si fossero rivolti ad Ariosto. Fa inoltre cenno all'imminente compimento di un biennio di commissariato in Garfagnana, e non nasconde di sperare in un trasferimento in un luogo più vicino a Ferrara, ad esempio la Romagna. La Garfagnana è stata un’esperienza utile, ma in un altro posto non ripeterà gli stessi errori.
- Testimoni
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 41, ins. 43, cc. 58-59
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, un bifolio.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, segni di piegatura, segno di sigillo.
Note: Il testimone è fortemente danneggiato dal fuoco.
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 41, ins. 43, cc. 58-59
- Edizioni
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- Ariosto 1862, lettera n. 32
- Ariosto 1887, lettera n. 124, 207-209
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Cabani 2016 = Maria Cristina Cabani, «Qui vanno gli assassini in sì gran schiera» Ariosto in Garfagnana, Lucca, Maria Pacini Fazzi editore, 2016, 76-78
- Nomi citati
Illustrissimo et excellentissimo Signor mio.
ho visto quanto vostra excellentia mi commette circa la lettera per la quale a’ dì passati ella m’havea dato authorità di poter fare accordi et compositioni acciò che questi subditi fuggissino li dispendii de la iustitia et che s’io l’ho fatta registrare ch’io la cancelli.
Io sempre ubidirò a vostra excellentia o vengamene honore o biasmo, pur io dirò questo ch’io non havuto consideratione in quanto vilipendio mi sia per porre vostra excellentia pur di satisfare alla ambitione et avidità del capitano, il quale non si accontenta di far solo l’officio suo et buona parte del mio, ma vorebbe che si facesse a lui ricorso d’ogni cosa né io facessi alcuna cosa se non con lo termine che lui mi dessi et mai non cessa di smaccarmi nel honore dove possa dove invece mi smacca nel guadagno ne tengo poco conto.
Io l’ho lasciato fare cose pel passato che a me s’appertenevano credendo che andassi a buon fine, e che li bastassi che’l guadagno fosse suo, senza volere ancho tutto l’honore e lasciar a me la vergogna et parte ancho l’ho fatto per non contendere con lui e poter vivere in pace
Ma io non ho già mai impedito lui nel suo officio, se non quando talvolta mi sono interposto d’accordare alcuni poverhomini per non li lasciare senza difese sempre senza alcun mio guadagno, come me ne sarà sempre buona testimone tutta questa provincia.
ma esso che di tal cose havria saputo et bene, trarre guadagno, per smarire che alcuno non venisse a me n’avea già fatto condennare alcuni di questi che venivano in venticinque lire per disubidientia alli statuti
la qual cosa arrecandomi io a vergogna havevo scritto a messer Bonaventura, perché la facesse intendere a vostra excellentia, et che quella mi chiarisce se le pareva che io m’interponessi in alcuna controversia; non le parendo mi bastava d’ haver nuova scusa, ché non per mio guadagno o per lasciarmi uccellare dal capitano, ma per volontà di vostra excellentia, io mi pigliavo simili fatiche,
Parve a quella di far scrivere la lettera che mi fece scrivere et che hora io le rimando la quale come io hebbi ricevuta la commissione feci registrare nel libro de li statuti dove, la quale cosa essendo già passata in notitia di tutta questa provincia mi fa cancellar detta lettera.
Vostra excellentia può ben vedere quanta vergogna me n’habbia da seguire, maxime che’l capitano farà questa cosa in a tutto il mondo che m’habbia fatto parere una bestia.
H vostra excellentia che a dar fumo al capitano non vorà ch’io volontà che questa lettera si cancelli di su il registro lo può fare, non già con mio biasmo, ma più presto con mio honore, e cioè diferendosi a far tal cancellatione, finché io esca di officio: frattanto io non mi interporrò in alcuna cosa siché il capitano si debba lamentare ch’io gli turbi il suo guadagno, poi alla mia partita rivocando vostra excellentia una tal lettera non si farà carico ad alcuno, anzi io ne guadagnerò qualche honore, parendo che quella habbia havuto in me quella fede che poi non vorà havere Negli altri.
Et perché vostra excellentia non creda che questo habbia ad essere lungo tempo si ricordi che a’ sette giorni de febraio proximo saranno compiuto dui anni ch’io sono in questo officio, il quale volentieri muterei in uno dove io fossi più vicino a quella quando con sua bona gratia potessi farlo come sarebbe il commissariato di Romagna, ché per qualche pratica ch’io ho pur imparata qui in Grafagnana, mi daria da sperare di far meglio quello officio ch’io non ho saputo far questo.
Et in buona gratia di vostra excellentia mi raccomando sempre.Castelnovi xii Ianuarij 1524.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 22 giugno 2022
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