Ariosto · Lettera n. 133
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 27 dicembre 1523
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- L'hesibitore di questa, Giovanni da Santo Nastasio
- Explicit
- recompensare li subditi di Vostre Signorie in maggiore cosa di questa
- Regesto
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Giovanni di Sant'Anastasio ha ricevuto il permesso di cogliere alcune castagne a Castiglione di Garfagnana. Non gli è però stato concesso di portarle a casa, né di scambiarle con qualcuno che, al contrario, avesse raccolto le castagne nella giurisdizione ariostesca e desiderasse portarle a Lucca; Ariosto chiede agli Anziani di concedere all'uomo tale possibilità.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 56, 650-651
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 56, 650-651
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 56, 51
- Ariosto 1887, lettera n. 122, 205-206
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi.
l’hesibitore di questa Giovanni da Santo Nastasio è quello al quale Vostre Signorie a miei preghi concessero di cogliere una sua selva che ha nella Vicaria di Castilione, et io mi contentai alhora di questo con speranza di fare che poi permutasse le castagne colte, con qualcuno de subditi di Vostre Signorie che similmente havesseno selve, in questa ducale provincia,
ma li subditi di Vostre Signorie sono stati più cauti, che hanno extracto, non so come, le loro castagne, senza ch’io sia stato richiesto, a dare loro licentia, o ch’io l’ habbi saputo, né questo povero homo è per havere le suoi castagne per promutationi ma bisogna che le obtenga di gratia, et per questo, io lo recomando a Vostre Signorie et le prego, che epso (non obstante alcuno divieto) possa havere il suo, offerendomi quando accada recompensare li subditi di Vostre Signorie in maggiore cosa di questa,
alle quali mi rachomando.Castelnovi 27 Decembris 1523.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
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