Ariosto · Lettera n. 13
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Gonzaga, Ludovico
- Data
- 1 ottobre 1512
- Luogo di partenza
- Firenze
- Luogo di arrivo
- Mantova
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Vostra Signoria excellentissima ha certamente de la fada e del negromante
- Explicit
- Voglia Vostra Signoria recarmi alla memoria de la Illustrissima S. Principessa Flisca quanto è permisso a observandissimo e deditissimo servitore
- Regesto
-
Ludovico Gonzaga, scrive Ariosto, ha di certo dei poteri magici per averlo raggiunto a Firenze con la sua lettera. Ariosto è appena tornato da Roma e non vuole parlare di quanto accaduto (l'animo inorridisce a ricordarlo) e ancora sente di essere inseguito dai cani. Ha trascorso la notte vicino Firenze con il nobile mascherato. Il duca (Giuliano de' Medici? Francesco Maria della Rovere?) parlerà con il cardinale (Giovanni de' Medici) a Bologna. Rinaldo Ariosto dirà che cosa fare. Ariosto scrive di non potersi mettere in viaggio a causa delle condizioni sfavorevoli e chiede di essere riportato alla memoria della principessa Flisca.
- Edizioni
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- Ariosto 1858, 69
- Cappelli 1867b
- Ariosto 1887, lettera n. 11, 23-24
- Sforza 1926, 7, 18
- Ariosto 1957b, lettera n. 4
- Ariosto 1965, lettera n. 13
- Ariosto 1984b, lettera n. 13
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/ariosto/letters/13