Ariosto · Lettera n. 122
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Lucca, Anziani di
- Data
- 28 ottobre 1523
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Lucca
- Lingua
- italiano
- Incipit
- M.o Io. Baptista, exhibitore di questa, per il quale molte altre volte ho scripto a Vostre Signorie
- Explicit
- hora expecto che le mi significhino di quanta somma vogliano che sia la pagaria
- Regesto
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Ariosto scrive nuovamente in favore di Mastro Giovanni Battista. Nonostante abbia vinto la propria causa, non può mettere in pratica quanto concordato a causa delle spese. Ariosto chiede dunque agli Anziani di Lucca di comportarsi secondo giustizia, senza favoritismi. Accenna infine alla questione di Acconcio: l'uomo è disposto a pagare una cauzione per il trasporto del sale e ne domanda il prezzo.
- Testimoni
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 53, 642
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto, mm 290 x 215, 1 foglio.Lettera firmata.
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Lucca, Archivio di Stato di Lucca, ATL, 541, fascicolo 3, lettera n. 53, 642
- Edizioni
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- Fondora 1862, lettera n. 51, 48-49
- Ariosto 1887, lettera n. 111, 192-193
- Ariosto 1965
- Ariosto 1984b
- Bibliografia
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- Ariosto 1984b = Lettere, in Ludovico Ariosto, Satire, Erbolato, Lettere, (Satire a cura di Cesare Segre; Erbolato a cura di Gabriella Ronchi; Lettere a cura di Angelo Stella), Milano, Mondadori, 1984 (Tutte le opere di Ludovico Ariosto, a cura di Cesare Segre, 3)
Magnifici ac potentes domini mihi observandissimi,
M(astr)o Iohanni Baptista exhibitore di questa per il quale molte altre volte ho scripto a Vostre Signorie pure si duole che quantunque sia stato iudicato che la ragione sia dal canto suo, non ne può havere la executione circa le spese, et a me ricorre, come a quello che li pare che sia mio officio di havere in protectione, lui et li altri subditi dello Illustrissimo Signore mio.
Per questo di nuovo scrivo, a Vostre Signorie et le pregho, che non comportino che li favori di alcuni particulari possino più che la iustitia, et non mi diano exempio che anch’io per favorire li miei, quando accada, usi questi modi, verso li subditi di Vostre Signorie perché dove la ragione vada di pare non sono per mancharvi quando ancho si habbi a havere più rispecto alli subditi che a quella forsi farò secondo me ne sarà dato la norma, più mi confido che Vostre Signorie non mancheranno ne patiranno che la iustitia non habbi il loco suo.
Appresso io feci intendere ad Acconcio quello che Vostre Signorie mi rispuoseno, epso si offerisce di dare a quelle la cautione che sia honesta costì in Lucha, hora expecto che le mi significhino di quanta somma vogliano che sia la pagaria,
In buona gratia delle quali mi rachomando.Castelnovi 28 octobris 1523.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 26 giugno 2022
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