Ariosto · Lettera n. 11
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Giovanni de' Medici, cardinale
- Data
- 25 novembre 1511
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Bologna
- Lingua
- italiano, latino
- Incipit
- La servitù et observantia mia che da molti giorni in qua
- Explicit
- Vostra Signoria se ricordi che deditissimo servo le sono
- Regesto
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Rallegratosi per l'ottenimento, da parte di Giovanni de' Medici, della legazione di Bologna, Ariosto chiede di poter essere dispensato tramite una bolla, per il tempo più lungo possibile, dalla legge che impediva di avere più di due benefici e dall'obbligo di prendere gli ordini entro un anno. La supplica viene affidata a Giovanni Fusari. Ariosto chiede inoltre di non dover pagare alcuna spesa, facendo affidamento sulla comprovata generosità del cardinale.
- Testimoni
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Milano, Biblioteca Ambrosiana, S.P. 33, Cartella degli Ariosto, Legato conte Giberto Borromeo, 18/8/1885
Originale, manoscritto autografo.Missiva raccolta in filza.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente.
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Milano, Biblioteca Ambrosiana, S.P. 33, Cartella degli Ariosto, Legato conte Giberto Borromeo, 18/8/1885
- Edizioni
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- Bandini 1752, 56-57
- Barotti 1765, lettera n. 1, Tomo VI, pp. 387-388
- Baruffaldi 1807, p. 161
- Servadio 1836, 127-128
- Ariosto 1887, lettera n. 9, 20-21
- Sforza 1926, 3-4
- Ariosto 1957b, lettera n. 2
- Ariosto 1965, lettera n. 11
- Ariosto 1984b, lettera n. 11
- Bibliografia
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- Agnelli-Ravegnani 1933 = Giuseppe Agnelli, Giuseppe Ravegnani, Annali delle edizioni ariostee, Bologna, Zanichelli, 1933
- Fatini 1958 = Giuseppe Fatini, Bibliografia della critica ariostea (1510-1956), Giuseppe Fatini, Firenze, Le Monnier, 1958, p. 127 n. 535
- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
- Albonico 2022 = Simone Albonico, Ariosto, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 3-35, p. 16
Reverendissime domine Domine mi colendissime.
La servitù et observantia mia che da ho sempre hauta verso Vostra Signoria Reverendissima, et l’amore et benignità che quella me ha dimostrata sempre, mi dànno ardire che senza adoperare altri mezi io ricorra ad essa con speranza de obtenerne ogni gratia,
E quando intesi a’ dì passati che Vostra Signoria Reverendissima haveva hauta la legation de Bologna, ne hebbi quella allegreza che haverei hauta s’el patron mio Cardinale da Este fusse stato fatto legato, sì perché de ogni utile e de ogni honore de Vostra Signoria son de continuo tanto desideroso et avido quanto un vero et affectionato servitore deve esser de ogni exaltatione del patron suo, sì ancho perché mi parve che in ogni mia occurrentia io fusse per havere quella tanto propicia e favorevole, quanto è debitore un grato patrone ad un suo deditissimo servo,
Suplico dunque Vostra Signoria Reverendissima de volermi per bolla dispensare ad tria incompatibilia, e a quel più che ha authorità de fare, o che è in uso, et a più dignitade insieme, con quelle ample clausule che si ponno fare, et de non promovendo ad sacros ordines, per quel tempo che più si pò concedere.
Io son ben certo che in casa de Vostra Signoria Reverendissima è che saprà fare la bolla molto più ampla che non so dimandare io.
L’archiprete de Santa Agatha, presente exhibitore, il quale ho in loco de patre, et amo per li suoi meriti molto, venirà a vostra Signoria per questo effetto: esso torrà la cura de far far la suplicatione de quello ch’io dimando.
Suplico Vostra Signoria Reverendissima a farlo expedire gratis, La qual mi perdoni se io le paro troppo arrogante, ché la affectione e servitù mia verso quella, e la memoria che ho dele offerte fattemi da essa molte volte, mi darebbono ardire de dimandarle molto maggior cose de queste (anchor che queste a me pàrano grandissime) e certitudine de obtenerle.
Vostra Signoria se ricordi che deditissimo servo le sono
Alla quale humilmente mi racomando.
Ferrarie XXV Novembris MDXI.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 10 gennaio 2024
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