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Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni
Carta intestata «Fortini, v. Legnano, 28. Milano. 635893.».
Dattiloscritto e manoscritto
Gregoriano
Fortini è stato brevissimo perché non sapeva dire di più [cfr. Davico Bonino a Fortini, 7 aprile 1976, #362]. Per una biografia si veda l'edizione Pleiade, ma anche l'edizione precedente di Fortini. Dal 15 maggio Fortini inizia a lavorare solo a: a) Questioni di frontiera, che pensa di consegnare immediatamente prima o dopo le vacanze [cfr. Fortini a Cesare Cases, 15 marzo 1977, #2411]; b) la voce per l'Enciclopedia, iniziata il mese precedente con straziante difficoltà [cfr. Fortini a Ruggiero Romano, 4 ottobre 1975, #952; Giulio Einaudi a Fortini, 22 ottobre 1975, AFF; Giulio Einaudi Editore a Fortini, 22 ottobre 1975, AFF]; c) la succinta storia culturale del Dopoguerra [cfr. Giulio Einaudi a Fortini, 7 luglio 1975, #447; Fortini a Vivanti, 15 luglio 1975, #997; Fortini a Giulio Einaudi, 18 gennaio 1978, #449; Fortini a Ruggiero Romano, 29 dicembre 1978, #953]. Questi ultimi [saranno pronti] per la fine dell'anno. Comunicare a R.[uggiero] Romano che nella seconda metà di maggio Fortini andrà a consultare voci di enciclopedia. Dal 14 al 29 non è a Milano.
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Franco Fortini. Corrispondenza editoriale e altri carteggi.
Caro Davico, ecco, sono stato brevissimo perché, letteralmente, non sapevo dire di più. […] Dì per f.[avore] a R.[uggiero] Romano che nella seconda metà di maggio farò un salto da voi per vedere voci di enciclopedia. | tuo | Fortini