Lettera n. 4
Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, segni di piegatura, correzioni
Indirizzo del mittente: «16 Graham Avenue | Brighton BN1 8HA». Numerazione ds [1]-2.
Dattiloscritto
Copia, documento originale
Correzioni
Dattiloscritto
Gregoriano
Dopo sette settimane, István è ancora lontano e non si sa quando ritornerà. Il suo processo per deportazione (la cui seconda tappa si svolse il 31 ottobre, con un interrogatorio di dieci ore) si basa sulla presenza di István in Canada come viaggiatore illegale, quando non lo era affatto. A un programma trasmesso alla radio canadese István ha frustato il ministero dell'Immigrazione come un ronzino, con calma e ironia: «Il ministero dell'immigrazione è inadeguato, e il ministro incompetente. Se pensa che io sia una spia della KGB deve farmi arrestare immediatamente, e avrebbe dovuto farmi pedinare da tempo, mentre invece ero libero di scorrazzare dove mi pareva. Il ministero è irresponsabile verso il Canadà, e chiedo le sue dichiarazioni immediate etc...». Nell'intervista gli hanno chiesto quando aveva avuto contatto con la Chinese Intelligence. Se la sentenza in tribunale sarà negativa, István farà subito appello. Donatella è certa che vinceranno. L'11 novembre ci sarà una grande riunione al London School of Economics, promossa dal British Council for Academic Freedom and Democracy, cui sono invitate stampa e radio canadesi e inglesi. Il senato dell'università di Sussex, a dimostrare la sua solidarietà per István, ha votato all'unanimità per offrirgli un posto permanente se non volesse rimanere in Canada. Tutto questo è stato trasmesso alla stampa. Non si tratta tanto di andare a lavorare in un altro paese, quanto di togliersi di dosso le accuse sciocche e arbitrarie di un ministero. Le cattedre vanno e vengono, ma l'integrità è una [cfr. Fortini a Gaspare Barbiellini Amidei, 19 settembre 1972, #25].
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Franco Fortini. Corrispondenza editoriale e altri carteggi.
Caro Franco, | Sono passate sette settimane, e Istvan è sempre via, e chissà quanto ancora durerà. […] Le cattedre vanno e vengono, ma di integrità ne abbiamo una sola. | Donatella