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Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni
Carta intestata «Fortini, v. Novegno, 1. Milano. 410417». In alto, a matita, «Nichilisti, terroristi e agenti segreti nella Russia degli zar». Tratti rossi di messa in rilievo accanto al paragrafo «Ma bisogna affrettarsi perché mi odora che Feltrinelli mediti qualcosa di simile».
Dattiloscritto
Gregoriano
Einaudi si faccia dare da Bollati il progetto di Fortini per un volume (non «serioso», ma strenna o «mondano») antologico di memorie di populisti, nichilisti, terroristi e agenti segreti russi. Ce ne sono di più drammatici di qualunque libro giallo, basti pensare a Kropotkin, Figner, Azev, Gapon, ecc. (l'anno precedente Fortini lesse Tu poeux tuer cet homme di una collezioncina "NRF" diretta da Camus, con storie da far «rizzare i capelli»). Sarebbe un successo garantito e tempestivo; anzi, occorre affrettarsi perché Feltrinelli potrebbe avere idee simili. Meglio evitare di rifarsi alle antologie e agli originali russi, ma ricorrere alle molte traduzioni e antologie tedesche del periodo Weimar (Ruth potrebbe andare al Sozial Archiv di Zurigo o a Berlino Est). Poi si incaricherebbe una persona con sensibilità letteraria per tagli, arrangiamenti, illustrazioni, prefazioni. Gli storici «si coprano pure il capo»: unica forma adatta a riproporre agli italiani quel materiale è l'antologia.
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Franco Fortini. Corrispondenza editoriale e altri carteggi.
Caro Giulio, in fretta altrimenti me lo dimentico. […] Che gli storici si coprano pure il capo; questo è un caso in cui l'unica forma di portare o riportare agli italiani quel materiale è l'antologia, ecc. ecc. | tuo | Franco Fortini