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Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni
Postscriptum aut.
Dattiloscritto e manoscritto
Gregoriano
Fortini ringrazia ancora Forti, perché con il suo intelligente e generoso scritto dimostra di avere compreso il suo libro. Fortini si scusa per la decisione di non contribuire all'omaggio a Noventa [cfr. Forti a Fortini, 8 ottobre 1956, #1002; Fortini a Forti, 10 ottobre 1956, #1004]. Ciò dispiace anche a Noventa, ma la lezione di dignità e intelligenza che Pampaloni ha impartito a Fortini sull'«Espresso» del 16 dicembre non gli consente di fare altrimenti [cfr. Pampaloni a Fortini, 9 gennaio 1957, AFF]. Il 4 gennaio 1957 Fortini non ha ancora spedito la lettera, perché non aveva più l'indirizzo [cfr. Forti a Fortini, 15 ottobre 1956, #1003]. Nel frattempo, Pampaloni ha risposto, «per così dire, sulle larghe pagine dell'Espresso», e Fortini discute la bontà dei suoi argomenti.
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Franco Fortini. Corrispondenza editoriale e altri carteggi.
Carissimo Forti, ti ringrazio ancora del tuo intelligente e generoso scritto per il mio libro; tu sai quanto faccia piacere essere capiti. […] Ma l'”ultima” di Pampaloni, cioè la lezione di dignità e di intelligenza che mi ha impartita sul'Espresso del 16 dicembre, non mi permette di fare diversamente. | Scusami molto. Tuo | Franco Fortini