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Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura
Manoscritto autografo
Gregoriano
Fortini non potrà partecipare alle conferenze di cui gli ha parlato Solmi (che è pregato di dirlo a Einaudi), avendo in previsione di partire il lunedì o il martedì successivo con Ruth per Helsinki, dove si terrà il Congresso Mondiale della Pace. Tornerà a tappe per Stoccolma, Copenhagen, Olanda, forse Leningrado. Prima di partire manderà a Fruttero 4 cartelle sul Disgelo e i Mandarini. Non tornerà a Milano prima del 17 luglio, ma potrebbe tentare di correggere le bozze di Éluard, se Solmi gliele portasse giovedì o venerdì. Chiede di avere Ryde [Ryle?] e una copia delle Rime di Dante, che aveva già chiesto ma non ricevuto [cfr. Fortini a Foà, prima del 12 novembre 1954 #700]. In agosto rimarrà a Milano a lavorare al libro sulla poesia [cfr. Fortini a Foà, 30 marzo 1954, #697]. Bobbio sul «Contemp.[oraneo]» ha abbastanza ragione: si sono fatti prendere dal laccio dell'ideologismo; allora, o si fa seriamente filosofia, oppure è meglio, come scrive E.[milio] Cecchi a Fortini [dopo il 20 aprile 1955, AFF], un sano «empirismo critico».
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Franco Fortini. Corrispondenza editoriale e altri carteggi.
Caro Renato, ti scrivo perché tu avverta Einaudi che non mi sarà assolutamente possibile partecipare alle conferenze di cui tu mi parlavi... […] Per favore, telefonami quando torni. Tuo aff.mo | Franco F.