Fortini · Lettera n. 224
- Mittente
- Fortini, Franco
- Destinatario
- Solmi, Renato
- Data
- [3 maggio 1953]
- Luogo di partenza
- Milano
- Luogo di arrivo
- [Torino]
- Note alla data
- Presente solo il giorno («3»), senza mese né anno. Fortini restituisce e giudica il volume di Brecht, Dreigroschenroman, che Giulio Einaudi Editore gli aveva richiesto il 30 aprile 1953 (n. 223). La risposta di Solmi è del 28 maggio 1953 (AFF).
- Lingua
- italiano, tedesco
- Incipit
- Caro Renato, | ero a Milano venerdì e da allora ti ho telefonato ma non risponde nessuno ed ho pensato tu fossi a Roma.
- Explicit
- Non vi sto a dir altro e non vi mando un giudizio dettagliato perché tanto sapete di che si tratta. | Sarai a Milano sabato prossimo? | Tuo | Franco
- Regesto
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Fortini non ha trovato Solmi a Milano venerdì (forse era a Roma), ma ha visto Roberto [Guiducci], Luciano [Amodio] e Sergio [Caprioglio]. Chiede a Solmi se ha visto la traduzione schilleriana di Bianca Ugo Dettore. La traduttrice l'aveva venduta per 30 mila Lire a [Mario] Bonfantini, che, per cederla, le rivorrebbe. Giulia Veronesi (autrice di un interessante libro su architettura e politica nel ventennio fascista [Difficoltà politiche dell’architettura in Italia, 1920-1940]) propone il volume, a parer suo molto bello, di William Morris, Speranze e timori per l'arte, da lei tradotto e già in bozze. Veronesi sarebbe la più adatta a scrivere un'Introduzione all'Architettura Moderna (o qualcosa di simile) per la "Pbsl". «Nuovi Argomenti» prega Fortini di sollecitare la collaborazione di Solmi [cfr. Giampiero Carocci a Fortini del 12 dicembre 1952, AFF]. Fortini restituisce Brecht, Dreigroschenroman. Lui, che ne ha lette parti in francese e recensioni, e Ruth, che l'ha letto tutto, concordano sul fatto che si tratta di un libro intelligente e divertente, che svolge un'analisi marxista degli ambienti commerciali più particolareggiata e ricca rispetto al Dreigroscheoper. Ruth consiglia di tradurlo, anche se è difficile e richiederebbe un traduttore molto inventivo [cfr. Fortini a Foà, 22 aprile 1957, n. 307].
Il molto manniano Giustizia e melancolia sarebbe un bellissimo titolo per un libro di versi di Fortini.
- Testimoni
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 231
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, mm 270 x 210, 1.Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura.
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Torino, Archivio di Stato di Torino, Einaudi, Serie «Corrispondenza con collaboratori italiani», cartella 83, fascicolo 1263 («Fortini»), 231
Testo non disponibile.
Scheda di Elena Arnone | Ultima modifica: 11 settembre 2019
Permalink: https://epistulae.unil.ch/projects/fortini/letters/224