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Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni
Nella seconda riga, aggiunta aut. a pastello di una porzione la cui parola finale è difficilmente leggibile («e i [?]») Interventi a pennarello nero del destinatario: «sì» collegato alla cifra «250.000»; tre punti di domanda e sottolineatura relativi alla frase: «E tu, non diffidare dell'intelligenza, come mi dice Renato!».
Dattiloscritto
Gregoriano
Fortini chiede 250 mila Lire, invece di 200 mila, per la cura, molto impegnativa, di un volume di 500 pagine [Poesie di Éluard; cfr. Calvino a Fortini, 19 dicembre 1952, #191], con introduzione, nota biografica, illustrazioni da scegliere e oltre 230 pagine di poesia tradotta. Sta terminando il primo volume del Santeuil [cfr. Fortini a Foà, 25 gennaio 1953, #688] e spera di consegnare il tutto entro luglio [cfr. Fortini a Foà, 28 luglio 1953, #695], come da contratto. Entro qualche giorno manderà un giudizio su Hauser, Social History of Art [cfr. Foà a Fortini, 30 dicembre 1952, #686]. Ringrazia Giulio [Einaudi] del «troppo bel» Goldoni: «regali da principi» per cui non c'è recensione che valga. Invita Calvino a non «diffidare dell'intelligenza», come gli dice Renato [Solmi], perché ci sono altre «formiche» da «grattare».
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Franco Fortini. Corrispondenza editoriale e altri carteggi.
Caro Calvino, | per quel lavoro – se considerato l'impegno brutto e la cura d'un volume di 500 pagine, introduzione, nota biografica,... […] E tu, non diffidare dell'intelligenza, come mi dice Renato! Ci son altre formiche da grattare. | Tuo affezionato | Franco Fortini