Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, segni di piegatura, correzioni
Busta aut. «da Fortini per Vanni Scheiwiller».
Manoscritto autografo
Gregoriano
Fuori Siena vive uno scultore figurativo e astratto-materico di grande talento, Massimo Lippi, tipo «'selvaggio', alto, forte, crinito, veggente, vegetariano», semplice, modesto e orgoglioso, erede della "destra" tradizionalista senese degli anni Venti e Trenta. Di famiglia poverissima e poverissimo (vive con una vecchia madre contadina), è cresciuto in una zona a maggioranza comunista e ha sviluppato un anticomunismo feroce e polemico. Ha pubblicato su riviste, e Non mio popolo in Nuovi poeti 2 Einaudi a cura di A.[lfonso] Berardinelli. Della qualità del tutto inconsueta della sua poesia (una scrittura da visionario cristiano in una sorta di dialetto arcaico irto e profetico, che ricorda Pound) si fanno garanti Giorgio Caproni, Giorgio Agamben, Giovanni Raboni. Quest'ultimo ha il ms ma non è riuscito a pubblicarlo. Fortini, su richiesta di Lippi, lo raccomanda a Scheiwiller, che potrebbe incontrarlo alla mostra milanese del 6 maggio, dove esporrà con Pao Veneziani. Fortini gli sta scrivendo un'ardua introduzione. Può stupire che parli a favore di una autore lontanissimo da lui per idee politiche e poetica; ma «lo Spirito soffia dove vuole», e considera un punto d'onore capire e amare i "distanti" prima che i vicini. Dopo il 23 è a Milano. Non ha potuto finora riflettere sulla generosa offerta di Scheiwiller. Ma gli piacerebbe regalarsi i Versi primi e distanti, fuori commercio, e con acquaforte o puntasecca, per il suo settantesimo compleanno (10 settembre).
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Franco Fortini. Corrispondenza editoriale e altri carteggi.
Caro Scheiwiller, vive nella campagna fuori Siena, e sarà sulla quarantina, uno scultore di grande talento, Massimo Lippi,... […] ..., mi piacerebbe farmene regalo per il 10 settembre, mio settantesimo. Tuo | Franco Fortini