Lettera n. 3, filza 24, c. 321-322
Originale, documento originale
Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente
Manoscritto autografo
Giuliano
Ariosto ha saputo dagli uomini di Vagli della presenza del capitano fiorentino sul luogo di una controversia di confine tra gli uomini di Vagli e di Pietrasanta. Ariosto avrebbe dovuto recarsi lì, e infatti era montato a cavallo circa alle 19 della sera prima, ma era stato colto da un terribile temporale durato per tutto il giorno seguente. Una volta tornato il bel tempo, gli era stato detto che il Rucellai era già andato sul posto, e che Ariosto non avrebbe potuto essere in alcun modo utile. Dispiaciuto di non aver fatto in tempo, rimprovera però il Rucellai per essere arrivato con molti uomini, come a voler combattere; mentre in precedenza lui stesso gli aveva detto di avviarsi con poche persone al seguito, per parlare. Ariosto ritiene inutile la propria presenza sul confine, e cercherà di amministrare la questione a distanza (e si occuperà della mancata restituzione del bestiame agli uomini di Vagli da parte degli abitanti di Pietrasanta). Confida nella collaborazione del proprio destinatario.
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Lettere di Ludovico Ariosto.
Gli homini di Vagli m'hanno riferito vostra Signoria essere al tempo constituito ritrovatosi sul luogo de la differentia […] scrivendo al mio Illustrissimo Signor, di operare perché tal cosa, o per mio mezo o per altrui, pigli buono assetto.