Ariosto · Lettera n. 42
- Mittente
- Ariosto, Ludovico
- Destinatario
- Obizzo, Remo
- Data
- 14 settembre 1522
- Luogo di partenza
- Castelnuovo di Garfagnana
- Luogo di arrivo
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Vostra magnificentia vederà per quest'altra mia quanto io scrivo al Signore
- Explicit
- a Vostra Magnificentia mi raccomando et desidero di intendere che magister Bonaura sia ben guarito.
- Regesto
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Ariosto si scaglia contro Pierino Magnano, bandito rifiutatosi di presentarsi a Ferrara nonostante il rischio della confisca dei beni, e chiede l’intervento di Obizzo Remo, segretario ducale. Si interroga, quindi, sul motivo del viaggio di Quirino da Brissello, balestriere venuto da Ferrara, a Castelnuovo per parlare con Pierino Magnano. Chiede, poi, notizie sulla salute di Bonaventura Pistofilo. Nel post scriptum, soddisfatto, rende note le intenzioni di Pierino di presentarsi a Ferrara, a patto di avere ancora otto giorni di tempo a disposizione.
- Testimoni
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 12, ins. 11, c. 13
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, un foglio e un biglietto.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, segni di piegatura, segno di sigillo.
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Modena, Archivio di Stato di Modena, Archivio segreto estense, Archivio per materie, Letterati, 3, Ariosto, Ludovico, lettera n. 12, ins. 11, c. 13
- Edizioni
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- Ariosto 1862, lettera n. 9, 23-25
- Ariosto 1887, lettera n. 33, 55-56
- Ariosto 1965, lettera n. 42
- Ariosto 1984b, lettera n. 42
- Bibliografia
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- Stella 1963 = Angelo Stella, Per una nuova edizione delle Lettere di L. Ariosto (con lettere e manoscritti inediti), in «Giornale Storico della Letteratura italiana», vol. 140, fasc. 432, 1963, pp. 566-601
Ludovico Ariosto a Remo Obizzo, 14 settembre 1522
Magnifico messer Obizo:
[1] Vostra Magnificentia vederà per quest’altra mia quanto io scrivo al Signore:
[2] prego quella che faccia presto ch’io habbia risposta, perché veramente che se non si rimedia a questi disordini ne nascerà un dì uno che non vi si potrà rimediare
[3] Pierino è pur ancho in questa terra et per quanto intendo non mi par c’habbia voglia di venire a Ferrara, et non si può pensare altro se non che costui sia consapevole di qualche gran maleficio, et non è sicuro che non si sappia, et per questo dubita di venire: già son sei dì ch’io son qui, et anchora non è stato ardito di venire dove io sia:
[4] hieri sera arrivò un suo messo che haveva mandato a Ferrara, et è quello al quale io do la colpa che tra via habbia tolto le lettere a quel nostro corriere, ogni modo io gli vo’ porre le mani adosso, ma voglio aspettare che pierino sia partito se si ha a partire,
[5] costui cioè pierino ha pratica secreta a Ferrara di persone che gli fanno animo di poter far ciò che vole, e dopo che Vostra Signoria gli scrisse quella lettera ducale, venne da Ferrara un balestriero, il quale ha nome Quirino da Brissello, et parlato che gli hebbe tornò subito indrieto.
[6] prego vostra Magnificentia che faccia intendere ogni cosa al Signore et forse non seria male intendere da quel balestriero che venne a fare:
[7] Appresso per levare spesa a questi poverihomini acciò che per ogni cosa non habbino a venire a Ferrara, piglio cura di mandare lor supplicationi, et così mando questa inclusa, laqual parendo a vostra Magnificentia di segnare la rimetta che farò che la cancellaria non perderà il suo consueto.
et a Vostra Magnificentia mi raccomando et desidero di intendere che messer Bonaventura sia ben guarito.
Castelnovi xiv Septembris 1522.
Di Vostra Magnificentia Ludovico Ariosto.[9] pierino Magnano mi ha fatto pregare ché esso (non so per che causa se non quia malus odit lucem, non è mai venuto dove io sia) ch’io prolunghi il suo termine di comparire a Ferrara otto giorni anchora.
[10] Son stato contento, non so se verrà.
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 22 giugno 2023
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