Giuliano
Venuto a conoscenza del desiderio del papa di leggere una sua commedia (Il Negromante), Ariosto comunica di essere stato in dubbio se lasciare l'opera inconclusa, per mancanza di tempo prima del Carnevale e per timore del giudizio dei dotti romani o se concluderla e inviarla. Seppure non completamente soddisfatto, Ariosto ha terminato l'opera, e spera di riuscire a far divertire il papa, almeno quanto il buffone Boraballe.
Questa lettera fa parte del progetto di Epistulae: Lettere di Ludovico Ariosto.
Havendomi Galasso mio fratello a' dì passati fatto intendere che V. Santità haveria piacere ch'io le mandassi una mia comedia […] pur che in qualche modo la diletti io me ne chiamerò satisfatto. Alli cui santissimi piedi humilmente mi raccomando